Citroen Dyane “l’erede della 2CV” festeggia i 50 anni

La Citroen Dyane festeggia i suoi 50 anni. È stata l’erede della 2CV, ma nominata come “la sorella povera” e “piatto riscaldato”.

La Citroen 2CV, letteralmente due cavalli, è un’auto prodotta dalla Casa automobilistica francese Citroen e messa sul mercato dal 1948.

Il suo erede prende il nome di Citroen Dyane. La Citroen Dyane è nata perché, in quegli anni, si voleva superare la 2CV dato che si stavano avendo dei problemi.

Lo scultore Flaminio Bertoni era stato lo stilista della 2CV, ma morì e così si pensò, successivamente, di creare un nuovo modello con un nuovo progettista.

Il compito fu stato assegnato a Louis Bionier, ex collaboratore di Panhard, e poi sistemato in corso d’opera.

La Citroen Dyane però non ha avuto tantissima fortuna proprio per questo è stata rinominata come “la sorella povera” e “piatto riscaldato” rispetto alla famosa 2CV.

Nonostante questa “sfortuna”, la nuova macchina è riuscita comunque ad affermarsi come una delle vetture storiche più apprezzate.

Delle modifiche erano state apportate al nuovo modello anche se la base meccanica rimase sempre quella della precedente 2CV.

Nel gennaio 1968 raggiunse il Paese italiano, ma ricevette altri cambiamenti.

La cilindrata arrivò a 602, mentre i cavalli divennero 28.

Nonostante non avesse “tanto successo”, la Dyane aveva avuto chi la stimava perché consumava poco e perché i vari modelli erano coloratissimi.

Le auto andavano dal verde all’arancio fino al giallo.

Inoltre, fu presentata come “l’auto in jeans” per far capire di essere una macchina sportiva rispetto alla precedente.

La Citroen Dyane rimase in vendita per tutti gli anni ’70 fino agli inizi degli anni ’80, ma nel 1982 la produzione sul mercato venne bloccata a Levallois, anche se continuò in Portogallo e in Spagna per un altro anno di fila.

Oggi l’erede della 2CV compie ben 50 anni e anche se c’è chi la ricorda con disprezzo o chi con stima è giusto aver ripercorso in breve gli anni della sua “vita” nonostante fosse stata definita come “la sorella povera” del modello precedente.