Circuito Jazzistico Siciliano: John de Leo e Fabrizio Puglisi, la “lenta” via all’improvvisazione

Dal 17 al 20 dicembre per il CJS il duo formato dal vocalist, ex Quintorigo, e dal pianista catanese tra giochi di voce, soluzioni elettroniche e tastiere in libertà

John De Leo e Fabrizio Puglisi vivono il jazz in maniera “lenta”. Da tanto tempo si incontrano, suonano, improvvisano, si avventurano nei territori dell’uno e dell’altro, cercano soluzioni, le trovano e poi, perennemente insoddisfatti, rimettono tutto in discussione. Non amano i tempi compressi delle produzioni e del marketing, la superficialità della comunicazione virtuale, ma cercano sempre significati nuovi da dare alle cose. Da tempo hanno annunciato un disco da fare insieme, che, prima o poi, arriverà.

Il Circuito Jazzistico Siciliano – la rete culturale che vede insieme l’associazione Catania Jazz di Catania, titolare dell’omonima stagione, l’associazione Musiche di Palermo, titolare con l’associazione Nomos del cartellone Nomos Jazz, l’associazione Musicarte di Caltanissetta, titolare del cartellone Nissa Jazz, e la cooperativa Arteacapo di Milazzo titolare del cartellone Milazzo Jazz ospita il tour siciliano dell’ex cantante dei Quintorigo, che si dedicherà anche alla parte elettronica dei suoni, e del pianista catanese. De Leo e Puglisi saranno martedì 17 dicembre al Teatro Jolly di Palermo per Nomos Jazz; mercoledì 18 dicembre al Teatro Margherita di Caltanissetta per Nissa Jazz; giovedì 19 dicembre al Ma Musica Arte di Catania per Catania Jazz; e venerdì 20 dicembre al Teatro Trifiletti di Milazzo per Milazzo Jazz.

John De Leo. Cantante, compositore, performer. Nato a Lugo (Ravenna) il 27 maggio 1970, John De Leo è considerato la voce più interessante del panorama musicale italiano. Una voce-strumento, ora calda, grave, ora acuta, graffiante, le cui fondamenta soul sorreggono un vasto itinerario musicale che spazia dal jazz, al rock, al dub, alla contemporanea. Collaboratore e promotore di innumerevoli progetti artistici non strettamente a carattere musicale dagli Anni 90 ad oggi ha collaborato con Rita Marcotulli, Teresa De Sio e Metissage, Ambrogio Sparagna, Paolo Damiani, Stefano Benni, Banco del Mutuo Soccorso, Carlo Lucarelli, Stefano Bollani, Paolo Fresu, Danilo Rea, Furio Di Castri, Roberto Gatto, Franco Battiato, Enrico Rava, Carmen Consoli, Mederic Collignon, Ivano Fossati, Antonello Salis, Alterego e Louis Andriessen, Nguyen Le, Gianluca Petrella, GianLuigi Trovesi, Alessandro Bergonzoni, Maurizio Gianmarco, Fabrizio Bosso, Trilok Gurtu, Stewart Copeland e Uri Caine.
Co-fondatore dell’ensemble Quintorigo, ne ha fatto parte dal 1992 al 2004. Per il teatro ha presentato alcuni spettacoli multimediali tra musica, recitazione e video-installazione in rassegne internazionali: “Intersezioni virali” con Gian Ruggero Manzoni, “Monsters” con Danilo Rea (presentato al Festival di Roccella Jonica nel 2004), “Village Vanguard Lives” con Paolo Fresu (al Teatro Filarmonico di Verona), “Reietto” e “Scrittori italiani” (Romaeuropa Festival 2007) con Stefano Benni, “Centurie” con Lietta Manganelli (Festival della Letteratura di Mantova 2007), “Zolfo” (La Milanesiana Festival 2009) in collaborazione con Elisabetta Sgarbi e Matteo Collura.
Il disco di John De Leo “Vago Svanendo” (Carosello 2008) prodotto da Adele Di Palma ha vinto il Premio della Critica della rivista “Musica&Dischi”. In allegato alla rivista quadrimestrale “Panta” (Bompiani 2009) è uscito il dvd “Zolfo”, spettacolo di John De Leo costruito su testi di Leonardo Sciascia. Tra le varie formazioni con cui si esibisce ci sono il John De Leo Quintetto e l’Ottetto JDL’s Grave Combo; fa inoltre parte del progetto live tributo a Nino Rota “Il Bidone” di Gianluca Petrella e “Progressivamente”, l’ensemble jazz/rock-progressive guidato da Roberto Gatto. Lo scorso anno ha partecipato alla compilation omaggio “Cosa resta di Piero Ciampi” dedicata al cantautore livornese.
Attualmente sta lavorando in sala d’incisione per un album che sarà pronto entro primavera per l’etichetta Carosello. Con De Leo i Filarmonici del Teatro Comunale di Bologna: una prima parte in cui si sentirà la sua voce – ha annunciato in una recente intervista – e una seconda di puro ascolto con gli archi del teatro, un altro quartetto formato da Dimitri Sillato, Valeria Struba, Nicoletta Bassetti e Fabio Gaddoni, le percussioni, il piano, la sezione fiati con Beppe Scardino e Piero Bittolo Bon. E poi ci sarà un apporto al piano di Uri Caine.

Fabrizio Puglisi. Pianista e compositore, nasce a Catania nel 1969. Frequenta i Seminari Senesi sotto la guida di Franco D’Andrea ed Enrico Rava dal 1986 al 1991. Nel 1995 si è laureato con lode al Dams di Bologna con una tesi su Cecil Taylor. Dal 1997 al 2003 si è stabilito per lunghi periodi ad Amsterdam, dove collabora con alcuni musicisti della scena olandese tra cui Tristan Honsinger, Han Bennink, Ernst Glerum, Ab Baars, Sean Bergin, Ernst Reijseger, Tobias Delius. Ha collaborato tra gli altri con: Louis Sclavis, Lester Bowie, Don Moye, David Murray, Hamid Drake, John Zorn, Steve Lacy, Don Byron, Butch Morris, William Parker, Kenny Wheeler, Enrico Rava, George Russell, Dave Liebman, Ronnie Cuber, Michel Godard, Deus Ex Machina, Roy Paci, Alvin Curran, Mark Dresser, Gunter “Baby” Sommer, Paolo Fresu, Steve Grossman, Cristina Zavalloni, Gianluca Petrella, Italian Instabile Orchestra, Keith Tippett, Mattias Schubert, Alfio Antico. E’ membro del Collettivo Bassesfere, associazione per lo sviluppo e la diffusione della musica improvvisata e di ricerca. Dal 1998 tiene laboratori di musica d’insieme presso la Scuola Popolare di Musica “Ivan Illich” di Bologna. Dal 2005 insegna pianoforte nel corso di “Musica Jazz” del Conservatorio “Martini” di Bologna.

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