Circuito Jazzistico Siciliano, Chihiro Yamanaka European trio inaugurano il nuovo cartellone

La pianista giapponese, con gli italiani Mauro Gargano al contrabbasso e Micky Salgarello alla batteria, inaugura i cartelloni di Nomos Jazz e Catania Jazz 18 novembre, Palermo, Teatro Jolly (Nomos Jazz),h. 21.30,  19 novembre, Acicastello, Catania Sheraton Hotel (Catania Jazz), h. 21.30

 

Tredici dischi all’attivo con la prestigiosa Verve Records, top jazz pianist in Giappone e acclamata negli Stati Uniti, Chihiro Yamanaka, 40 anni il prossimo 26 dicembre, si è imposta come una tra le pianiste più importanti della scena jazz contemporanea. Nativa di Tokyo ma residente a New York, negli ultimi anni ha effettuato concerti in piano solo, in trio e con orchestra in jazz festival, teatri e arene tra i più importanti al mondo. Grazie al Circuito Jazzistico Siciliano (la rete di organizzazioni concertistiche che vede collaborare i cartelloni di Catania Jazz, Nomos Jazz di Palermo, Nissa Jazz di Caltanissetta e Milazzo Jazz), la stiamo ascoltnado col suo Eauropean Trio (con lei Mauro Gargano al contrabbasso e Micky Salgarello alla batteria) in tre concerti siciliani: dopo il debutto di lunedì a Caltanissetta, l’artista giapponese martedì 18 novembre al Teatro Jolly  di Palermo inaugurerà il cartellone di Nomos Jazz e mentre il giorno dopo, 19 novembre, al Catania Sheraton Hotel  di Acicastello inaugurerà il cartellone di Catania Jazz.
Swing, ritmo e fender rhodes sono sparsi tra le pieghe dei suoi brani, in una giostra infinita di soluzioni musicali mai scontate, sorprendenti. Il tutto condito da una tecnica pianistica invidiabile e da uno stile impeccabile. Così capita che la musica di Chihiro Yamanaka si ascolti che è un piacere, tra standard e temi originali che sanno farsi apprezzare. Non è un caso che sia una dei musicisti più richiesti dal Gotha del jazz internazionale. Recentemente ha firmato per la leggendaria Blue Note Records, il suo ultimo lavoro è “Somethin’Blue”.
La pianista giapponese ha da tempo fatto del piano trio il suo veicolo espressivo d’elezione. Formatasi musicalmente tra Royal Academy of Music di Londra e Berklee College of Music di Boston, è stata vincitrice di numerosi riconoscimenti in Giappone, Europa e America, dove da tempo risiede (a New York).
Musicista si da bambina, grazie alla passione del padre, ha deciso che sarebbe diventata una pianista vedendo alla tv suonare l’americana Geri Allen. «Fu stupendo scoprire come anche una donna potesse suonare jazz in maniera così forte e carismatica – ha dichiarato la pianista giapponese in un’intervista -. Avevo suonato esclusivamente musica classica da quando ero bambina e sino a quel momento mai avevo considerato la possibilità di una carriera da pianista di jazz. Il modo di suonare di Allen era molto aperto e pronto ad accogliere diversi stili musicali. Questo è l’aspetto che amo maggiormente del jazz». La maggior parte della discografia di Yamanaka è eseguita in piano trio. Per Yamanaka, che ha suonato in vari tipi di ensemble, quella del piano trio è un tipo di unità molto compatta. «Uno dei miei punti di riferimento in questo è stata sicuramente la lezione del trio di Bill Evans – ha dichiarato in un’intervista -, nel quale ciascuno strumento aveva lo stesso valore al suo interno. Il tre è un numero magico in cui regna un equilibrio perfetto tra le parti che lo compongono».

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