Chimica, tradizione e sapori esplosivi nel libro di Lucia Mazzullo

 Secondo appuntamento con Street fashion & food, la libreria Vicolo Stretto ha ospitato, ieri 25 settembre 2014, l’appuntamento “Chiacchierando di cucina” con la chef Lucia Mazzullo e il suo libro “Ciuzz the book. Quattro stagioni di cucina siciliana”

Sapori di Sicilia, fra leggende e tradizioni della nostra isola, nell’incontro Chiaccherando di cucina con la chef Lucia Mazzullo e il suo libro “Ciuzz the book. Quattro stagioni di cucina siciliana”( Lettera Ventidue Edizioni), moderato dal nostro direttore responsabile Antonella Guglielmino, presso la libreria  Vicolo stretto in via Santa Filomena 38.

Docente nella scuola di cucina di eccellenza Città del gusto del Gambero Rosso  per futuri chef, di Catania, in via Dusmet presso Vecchia Dogana, la Mazzullo, nata a Sassari e residente a Siracusa sin dall’infanzia, vi tiene un duplice corso: uno per amatori, ovvero gli  appassionati di cucina, dalle 19 alle 22, e l’altro di durata trimestrale per professionisti, dalle 9.30 alle 17.30, che comprende anche  tre mesi di stage obbligatorio. Al folto pubblico intervenuto è stata offerta una degustazione di panelle accompagnate dal vino, Primeterre, al termine della serata. L’amore per la cucina è radicato nella  famiglia della chef, tant’è che sin da ragazzina ha trascritto su un quaderno di seconda media molte ricette della nonna sarda, trasferendo in qualche piatto come le polpette, i profumi mediterranei delle due Isole, con pane ammollato e vino o latte anziché formaggio. La Guglielmino ha vivacizzato il percorso della Mazzullo, sin dal titolo del libro Ciuzz  (con la caduta della vocale a finale in quanto chiusa)  che equivale a Lucia in siracusano ( seguito da book anziché cook sulla copertina), agli studi universitari tralasciati al quarto anno di chimica industriale  per l’amore culinario, sino al colore rosso, di peperone o pomodoro, preferito dall’autrice nei suoi piatti. In proposito, specifica Lucia, è essenziale un bilanciamento di colori con le tonalità principali nei piatti gourmet, perché anche l’occhio vuole la sua parte.

Una carrellata di ricette succulente, tra il semplice e lo sfizioso, lungo le quattro stagioni precedute ciascuna da una vivissima impaginazione, fra immagini  che illustrano tipici piatti della Sicilia. Con la chicca di  associarne una gran parte  a vini particolari, su consiglio dell’ amica Arianna Occhipinti, produttrice di vino siciliano.  Dai Ciuzzi Trucchi  all’inizio del volume, sul trattamento di verdure, pesce e salse, ai Best Seller definiti “assi nella manica” per tutte le stagioni, tra i quali la pasta alla siracusana, gli arancini (di tradizione araba dal IX secolo), le  panelle,  u pisci r’ovu ( cioè il pesce d’uovo a frittata arrotolata con aromi) e i dolci nostrani di spicco quali la cassata e il cannolo ( dalle origini di Cicerone alle mogli dei sultani di Sicilia), fino alle zippole  siracusane, in versione dolce o salata. E numerosi piatti rinomati, tra pasta  (con le sarde, al nero di seppia, alla carrettiera) contorni e carne (come il falsomagro o la carne alla palermitana), accanto alle svariate tipologie di pesce:  quello azzurro di alici e sarde, da consumare nei mesi con la erre, lo stoccu  alla messinese (conosciuto attraverso i normanni come riserva di cibo verso l’anno 1000), a tunnina ch’e pipi ( famosa ricetta di tonno del siracusano) e le nfanfole c’a cipuddata ovvero pesci pilota dai colori stupendi, che insieme alla lampuga sono pesci autunnali per eccellenza, a favore di una pesca ecosostenibile, afferma l’autrice. Il cibo è un mezzo di condivisione oltre che di comunicazione, attraverso  un melting pot di cultura culinaria, un viaggio in una Sicilia ricchissima di profumi, con aromi e gusti che devono gratificarci.  Una cucina di sperimentazione o di gioco dal piacevole finale.

Per concludere con Lucia Mazzullo, Iniziamo quindi  a giocare!

 

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