Champions League, Real Madrid-Atletico Madrid: Zidane per la storia, Simeone per la rivincita

Ottavo derby madrileno di Champions: Simeone prova a sfatare il tabù Real

fonte foto: calciomercato.com
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Torna la magia della Champions e lo fa nel modo migliore, regalando agli appassionati quella che ormai sembra essere una “classica” del calcio europeo. Al Santiago Bernabeu andrà in scena l’ottavo confronto in Champions tra Real Madrid ed Atletico Madrid. Le Merengues sono ormai la bestia nera degli uomini di Simeone: sono da tre stagione il muro invalicabile che li sapara dalla coppa dalle grandi orecchie. Ma andiamo con ordine nel rivivere i precedenti tra Blancos e Colchoneros.

Semifinali 1958/59. Il primo incrocio tra le due rappresentative madrilene risale in piena dittatura Franchista. Real qualificato all’allora Coppa dei Campioni come squadra campione in carica ed Atletico in quanto seconda classificata in campionato, dietro proprio gli odiati cugini. Era il Real delle 5 Champions consecutive, del capitano Zagarra, del bomber Di Stefano e dei vari Puskas, Gento e Santamaria, solo per citarne alcuni. Match d’andata giocato al Bernabeu e vinto per 2-1 dal Real; l’1-0 dell’Atletico della gara di ritorno costrinse le due squadre a giocare lo “Spareggio” in campo neutro. I gol di Puskas e Di Stefano condannarono l’Atletico all’eliminazione ed aprirono le porte al Real alla sua quarta finale consecutiva, poi vinta per 2-0 contro lo Stade Reims.

Finale 2013/14. L’Atletico di Simeone, fresco campione della Liga sfida il Real di Carlo Ancelotti, alla caccia della Decìma. La sfortuna si abbatte subito sugli uomini del Cholo che perdono dopo 10′ Diego Costa per infortunio, ma passano in vantaggio con Godin che sfrutta un’incertezza di Casillas e porta in vantaggio i suoi. L’Atletico resiste eroicamente per tutti i 90′ ma deve arrendersi in pieno recupero alla zuccata di Sergio Ramos che porta le squadre ai supplementari. Un Atletico devastato ed esausto cede il passo alle bocche da fuoco madridiste: Bale, Marcelo e Ronaldo completano la rimonta e portano a casa la Decima Coppa dei Campioni.

Quarti di Finale 2014/15. Nuova stagione, nuovo confronto. L’urna di Nyon mette di fronte le due finaliste della stagione precedente ai quarti di finale. Un doppio confronto duro, senza esclusione di colpi, con il Real di Ancelotti che ha la meglio solamente nella gara di ritorno (dopo lo 0-0 del Vicente Calderon) grazie ad un gol del Chicharito Hernandez a 2′ dalla fine. In semifinale i Blancos usciranno di scena per mano della Juventus grazie ai gol dell’ex Morata.

Finale 2015/16. Il Real cambia in corso d’opera il mai tanto amato Rafa Benitez e scommette su Zinedine Zidane: mai scelta sarà più azzeccata. Se in campionato non riesce la rimonta sul Barcellona, in Champions il Real elimina Roma, Wolfsbrug e Manchester City, arrivando così alla finale di San Siro, dove rincontra l’Atletico del mai domo Diego Simeone. I Colchoneros dal canto loro, sulla loro strada hanno incontrato e costretto alla resa Psv, Barcellona e Bayern Monaco. Tutta sembrava pronto per la festa dell’Atletico, l’opportunità di vendicarsi della delusione patita solamente due anni prima era nelle mani, o meglio nei piedi, dei Colchoneros. Ma molte volte il destino è beffardo e lo sanno bene Simeone ed i tifosi dell’Atletico. Il match si mette subito in salita, Ramos porta subito in vantaggio i Blancos, Griezmann ad inizio ripresa sbaglia un rigore: sembra un copione già visto. Ferreira Carrasco riporta le cose in parità, sembra, così, riuscire a vedere la luce in fondo al tunnel l’Atletico. L’1-1 si inchioderà fino al 120′. L’errore di Juanfran ed il gol di Ronaldo condanneranno l’Atletico all’ennesima delusione europea, mentre il Real di Zidane si godrà l’undicesima Coppa dei Campioni.

Il destino a volte è beffardo. Anche quest anno ha voluto mettere sulla stessa strada verso la finale le due rappresentative madrilene. Che sia la volta buona per l’Atletico Madrid di Simeone? Riuscirà l’ex tecnico del Catania a sfatare il tabù del Real o sarà l’ennesima festa delle Merengues? Al campo l’ardua sentenza.

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