Champions League, il Napoli esce e De Laurentiis attacca: “I giornali del Nord ci odiano”

Durissime le parole del presidente partenopeo, che ha anche aggiunto come Sarri abbia dato una lezione di calcio alla truppa di Zidane.

Radio Marte
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Il sogno europeo del Napoli si ferma agli ottavi di finale di Champions League. Cinico e spietato il Real Madrid di Zinedine Zidane che, dopo il 3-1 rifilato ai partenopei al “Bernabeu”, si impone con lo stesso punteggio anche al “San Paolo“. A nulla vale lo splendido gol del momentaneo vantaggio azzurro siglato da Mertens, i “blancos” rimontano grazie alla doppietta di Sergio Ramos ed al sigillo finale di Alvaro Morata. Napoli che, nonostante tutto, esce a testa alta, consapevole di aver disputato un grande primo tempo e di aver tenuto la sfida in equilibrio per almeno 60′.

Dure, durissime le parole del patron Aurelio De Laurentiis che, al termine della gara di ieri, ha così parlato ai microfoni di Premium Sport:

Il risultato di stasera (ieri sera n.d.r.) è lo stesso di quello di Madrid, ma non ho in corpo la stessa delusione di allora. Il nostro tecnico ha dato una lezione di calcio all’avversario. Per noi è già stato un successo essere arrivati fin qui. Un plauso va fatto ai tifosi, che sono stati straordinari. Oggi la squadra ha avuto la “cazzimma” giusta. Dissidi con Sarri? Non sono mai esistiti. Credo che sia un esteta del calcio, oltre che un fantastico allenatore. 

I giornali del Nord mi odiano ed odiano il Napoli, hanno inventato casi ed hanno creato inutile casino dentro casa nostra. Tutti, alla sconfitta di Madrid, hanno aggiunto una dose di cattiveria eccessiva e gratuita, con il solo scopo di farci perdere nuovamente, e così è accaduto contro l’Atalanta in campionato. La Gazzetta dello Sport è il giornale della Juventus, del Milan e dell’Inter, odia il Napoli. Il nostro è un paese troppo disunito, spaccato, regionalizzato. Sono un cittadino libero e per questo motivo posso dire ciò che voglio, nessuno può chiudermi la bocca. Il Corriere dello Sport, invece, è un nostro sostenitore. Non voglio fare polemiche, ma dopo dodici lunghi anni di calcio mi sono stufato di assistere ai soliti teatrini. Sento tifosi di altre squadre cantare “lavali col fuoco” e non vedo nessuno intervenire. Sono frasi che non mi sognerei per nulla al mondo di dire ad un mio connazionale. Oggi il nostro pubblico ha dato una lezione a tutte le altre tifoserie d’Italia, mostrando una grande crescita in termini di maturità“.

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