Celebrazione in cattedrale per il patrono della Polizia di Stato S. Michele Arcangelo. Premiato un baby poliziotto

Una celebrazione, quella di San Michele Arcangelo, che ha vissuto un momento molto particolare.

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La Polizia di Stato ha festeggiato, in tutta Italia, il suo santo patrono, San Michele Arcangelo: per i cristiani il più potente difensore del popolo di Dio, del bene contro il male. Proclamato patrono e protettore della Polizia da Papa Pio XII il 29 settembre 1949 per la lotta che i poliziotti combattono tutti i giorni come impegno professionale al servizio dei cittadini, per l’ordine, l’incolumità delle persone e la difesa delle cose.

Nel più rigoroso rispetto delle norme anti-Covid19 che hanno imposto particolari distanziamenti tra le persone presenti e l’uso della mascherina, è stata celebrata una messa nella Basilica Cattedrale del Duomo di Catania, officiata da S.E. Monsignor Salvatore Gristina e concelebrata dal Cappellano della Polizia di Stato di Catania, a cui hanno preso parte il Questore di Catania Mario Della Cioppa, il Prefetto di Catania Claudio Sammartino, il Comandante Provinciale dei Carabinieri Rino Coppola, il Comandante della Guardia di Finanza Raffaele D’Angelo, ANPS presidente Giuseppe Chiapparino, il corpo dei Vigili del Fuoco e Autorità militari e civili della provincia etnea.

Una celebrazione, quella di San Michele Arcangelo, che ha vissuto un momento molto particolare.

Al termine della cerimonia, con il premio san Michele Arcangelo istituito dalla Sezione catanese dell’Associazione Nazionale Polizia di Stato (ANPS) con la dicitura “San Michele Arcangelo poliziotto sempre”, sono state premiate tre personalità che si sono distinte per spirito di abnegazione e grande lavoro all’interno della reparto di competenza e per meriti di servizio: il 1° dirigente del reparto Polizia Postale del capoluogo etneo Marcello La Bella il vice Ispettore Cristian Fioriglio e l’Assistente Capo Coordinatore Paolo Bonaccorsi.

“Questo premio non è un premio alla persona, ma a un intero reparto – ha spiegato La Bella – quello della Polizia Postale. In un reparto che spazia dalla prevenzione alla repressione di reati legati alla rete. Che ci vede a contatto con diverse scuole e adolescenti per spiegare, informare tutti i ragazzi sulle trappole e i rischi che la rete nasconde”.

Quest’anno il premio San Michele Arcangelo è stato assegnato anche a un bimbo di 4 anni, un baby poliziotto.

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Il comm. Giuseppe Chiapparino, presidente dell’ANPS afferma: “Quest’anno abbiamo fatto uno strappo alla regola oltre agli agenti che, fuori dal servizio si sono distinti per azioni degne di menzione, e il dirigente della Polizia Postale Marcello La Bella che si contraddistingue per impegno e abnegazione. Quest’anno, dicevo, abbiamo voluto estendere il premio a un bimbo di quattro anni”.

Andrea (nome di fantasia) è un bambino che ha avuto un ricovero molto particolare e lungo in un ospedale del capoluogo etneo. Uscito dalla degenza i dottori e gli infermieri che lo accompagnano fuori dal nosocomio gli dicono: “Hei Andrea indossa la mascherina mi raccomando! C’è il Covid!”.

Lui risponde: “Io la mascherina non ce l’ho. Ma il Covid-19 lo sconfiggo lo stesso. Sai sono un poliziotto! La paletta ce l’ho. Mi manca il cappello, ma ce la faccio uguale!”. L’Associazione Nazionale Polizia di Stato in questi giorni ha portato ad Andrea il cappello da poliziotto.

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