Catania. Pogliese difende la sua ordinanza contro il degrado della città

Il Sindaco della Città Metropolitana contro le fake news sulla sua ordinanza per la sicurezza urbana, il rispetto e la pulizia del territorio Catanese. Nessuna impensabile “multa ai clochard”, ma solo caritatevole assistenza, nel rispetto della legge.35763213_10156451145106369_9022587684475895808_o

Grandi consensi sulla nuova ordinanza che mette in primo piano la sicurezza urbana e che sanziona chi compromette il decoro urbano. Purtroppo vanno avanti sui social le speculazioni partitiche che di politico non hanno nulla se non i titoli di effetto: “l’editto” prevede la “multa ai clochard”.
Su questo ovviamente le fazioni politiche dei fuori lista (i non eletti) e le frange della facile satira hanno cominciato ad imperversare sui social con fake news che mettono in difficoltà chi non è a conoscenza dell’esposizione ordinativa scritta, che costituisce negli ultimi anni una vera svolta fattiva alla lotta del degrado cittadino a tutti i livelli.
Riprendendo il sintetico commento sui social dell’avv. Andrea Amata: “il vento del cambiamento politico a Catania genera grande invidia e delusione in tutti coloro che tale cambiamento lo vedono come una minaccia e non come una concreta voglia di dare un nuovo volto a questa nostra bella Città“.

Il Sindaco Pogliese che da sempre è attento alle comunicazioni sui media e sui social, avendo tra l’altro uno staff giovane e modernizzato, ha avuto la sacrosanta necessità di intervenire per mettere punto alle fake news e chiarire i punti salienti dell’ordinanza, epocale rispetto le precedenti amministrazioni.

Dice il Sindaco: “Ogni cosa è discutibile, purché si rimanga nel merito e non si deragli sul binario delle suggestioni o peggio ancora delle falsità, messe in circolo ad arte per ragioni di bassa lega politica. Perché è esattamente quello che qualcuno sta tentando di fare sull’ordinanza destinata alla tutela della sicurezza urbana e decoro nel territorio – che semplicisticamente viene chiamata anti bivacco – deviando le ragioni che hanno determinato l’adozione del provvedimento (che rivendico totalmente) verso una narrazione irreale e fuorviante.
35518077_10156449189341369_40412060252635136_ncontinua – Anzitutto non è vero che è contro i senzatetto: noi vogliamo affermare un principio di buonsenso – per chi crea disordine, sporca, imbratta e disturba, non c’è posto nelle strade del nostro barocco. E lo affermeremo. Con gli strumenti che la legge ci dà: quello dell’ordinanza che, come prevede il Decreto Minniti dell’aprile dello scorso anno e che città Patrimonio dell’Unesco hanno adottato (vedi Firenze e Roma), deve prevedere necessariamente anche una sanzione, seppur formale, senza la quale il divieto non sarebbe effettivo; cosa che invece avviene con l’ordinanza e la previsione teorica di sanzione. Oppure pensiamo ai tanti che molestano nelle strade o addirittura imbrattano i monumenti o li danneggiano, fenomeno in netta crescita purtroppo a Catania: insieme alle forze dell’ordine vogliamo reprimere questi comportamenti, non altro.
ancora il primo cittadino – Mi rendo conto, però, che in un periodo di fake news, agitare gli animi con gli slogan è molto più semplice che lavorare seriamente alle soluzioni possibili. Noi, anzi – lo ripeto – vogliamo togliere i senza tetto dalle strade, proponendo loro un rifugio accogliente e dignitoso; lavorando fianco a fianco con le associazioni di volontariato, che per fortuna hanno compreso lo spirito della nostra iniziativa e che martedì incontrerò assieme alle assistenti dei nostri servizi sociali”.clochard
L’amministrazione comunale, per voce del sindaco, chiarisce la portata dell’ordinanza, non escludendo quelli che hanno difficoltà essendo poveri e senzatetto,  evidenziandone l’aspetto caritatevole e la giusta la mancanza di utilità economica e sociale di una ipotetica sanzione. 

Afferma Pogliese: “Si può pensare anche all’utilizzo di immobili confiscati alla mafia da adibire allo scopo. Garantisco che le persone in stato di bisogno non solo non verranno toccate dall’ordinanza, anzi: col monitoraggio costante che verrà attuato, potranno avere più occasioni per trovare sistemazioni sicure e dignitose. Ma vogliamo togliere i balordi dalle nostre strade, facendogli capire che a Catania non c’è più posto per loro cancellando un certo andazzo da città senza regole quale si era ridotta, crocevia di centinaia di malintenzionati provenienti dalle più disparate parti del mondo.
– e conclude – Questi sono i fatti. Sui fatti sono disponibile al confronto. Con tutti. Un pò meno con coloro i quali hanno amministrato questa città fino a venti giorni fa riducendola a terra di facile conquista e che oggi si sono riscoperti novelli Mago Otelma, addirittura difensori zelanti delle povertà che per anni hanno fatto finta di non vedere. Perché non si capisce dove finisce il senso del ridicolo e dove comincia la disonestà intellettuale“.via santeuplio catania

Non si deve morire di povertà sulle strade di Catania, come quando – da recente – in via Sant’Euplio fu trovato morto il clochard Adrian di 56 anni. Necessita dettare le leggi del buon governo e della buona cittadinanza nel rispetto delle regole contro la povertà, il vandalismo e il degrado urbano.

(nella foto, la fontana di piazza Teatro Massimo danneggiata dai vandali nel giugno del 2015)36759559_10156494552021369_4454055994200162304_n

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