A Catania Piazza Teatro Massimo diventa palcoscenico per la Cultura sofferente

La Cultura è un bene comune, le voci dei lavoratori e degli operatori del settore non possono rimanere inascoltate.  

globus1 (Copia)Una manifestazione pacifica, la messa in scena, in piena norma, di una rappresentazione ricca di emozioni, che ha avuto come protagonisti le lavoratrici ed i lavoratori dello spettacolo, che hanno dato voce al proprio dramma professionale, sabato 30 Maggio a Catania in Piazza Vincenzo Bellini.
La mobilitazione organizzata a Catania da Community Attrici Attori Uniti (comunità di lavoratrici e lavoratori dello spettacolo uniti nell’approfondimento della ricerca di maggiori tutele per la loro categoria), Professionisti Spettacolo e Cultura – Emergenza Continua Arte e Intrattenimento (Movimento autonomo indipendente e Assemblea nazionale permanente delle Lavoratrici e dei Lavoratori dello spettacolo, della cultura, dell’arte e dell’intrattenimento. Strumento per dar voce a tutte e a tutti), Community Spazio Pubblico dal Vivo (Tavolo tecnico nato per tutti quei lavoratori dello spettacolo dal vivo che, senza differenza di disciplina artistica, tecnica, organizzativa sono accomunati dal luogo in cui sviluppano cultura: lo spazio pubblico), Tecnici dello spettacolo Sicilia (Movimento Lavoratori e Lavoratrici dello Spettacolo TSS), è nata dalla esigenza di dover chiedere alle istituzioni di categoria il riconoscimento dei propri diritti di lavoratori.
Tanti gli slogan utilizzati dagli artisti, anticipati dagli ashtag sui social, frasi semplici, dirette,
studiate per attirare l’attenzione di chi ci governa.globus3 (Copia)       #statodiagitazionepermanente della #cultura e dello #spettacolo 
Il settore dello spettacolo vive già da tempo, una profonda crisi economica, la devastazione mondiale da Covid-19, ha affossato molte categorie di lavoratori, ma fra tutte, quella degli artisti continua a vivere la tragedia del silenzio non voluto, non desiderato, non cercato.
Le misure di sicurezza ed i distanziamenti necessari per la tutela della popolazione scarnano, il senso di unione, il coinvolgimento fisico, verbale, vocale ed emotivo della recitazione stessa, dei concerti, delle esibizioni.
Tecnici, attori, registi, chiedono con questa mobilitazione nazionale, alle istituzioni di competenza, di aver riconosciuti i propri diritti, gli stessi diritti già riconosciuti da tempo ad altre categorie di lavoratori.
L’arte è cultura, non può morire nel dimenticatoio.
globus2 (Copia)Piazza Teatro Massimo – a Catania – diventa il palcoscenico per esprimere le opinioni degli artisti. Un’ opera teatrale, preparata nel massimo silenzio, una manifestazione civile, pacifica, impregnata d’arte, e nel pieno rispetto di ogni cautela.
#convocatecidalvivo attraverso lo slogan gli artisti chiedono una svolta nelle politiche, chiedono rispetto per l’arte e la loro professione. Gli operatori chiedono sovvenzioni, aiuti concreti da qui il loro motto #nondistanziarema stanziare. Uniti in modo profondamente emozionante per dare una voce unica alle loro richieste. Un leggio, il religioso silenzio che rende la magia del teatro e lo spettacolo inizia, ma questa volta non è una finzione, questa volta la voce dell’attore chiede dal profondo del suo cuore e di tutti i presenti e non alla manifestazione, le seguenti richieste allo Stato:
● Un reddito di continuità che traghetti il comparto culturale fino alla ripresa piena dei singoli settori e ne tuteli e garantisca l’esistenza, salvaguardando i rapporti di lavoro in
atto, anche attraverso incontri politici e tecnici, quindi alla presenza di Ministri e INPS.
● Un tavolo di confronto tecnico-istituzionale immediato sulla riapertura, fra lavoratrici, lavoratori, sindacati, governo e istituzioni, che abbia come priorità la salute per i lavoratori ed il pubblico, protocolli di sicurezza, finanziamenti pubblici, strumenti di riforma, sia per la ripartenza in presenza, che per una virtualità sostenibile e democratica.
Possa essere l’emergenza Covid-19 un pretesto positivo per ottenere una volta per tutte i propri diritti da lavoratori.

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