Catania come Malaga. Ma il modello Andalusia attrae investimenti

Il Rotary Club “Catania Etna Centenario” ha ospitato una delegazione di professioniste spagnole e organizzato una tavola rotonda su similitudini e differenze tra le città di Catania e Malaga

Alicia Ramirez e Yolanda Medina Diaz

Catania come Malaga, città mediterranea dalle radici rurali e ricca di risorse. Ma il capoluogo spagnolo è stato capace di attirare investimenti turistici, grazie anche alle infrastrutture. È stata un’analisi colma di spunti, con somiglianze e differenze tra due aree importanti, quella offerta della tavola rotonda organizzata ieri all’hotel Nettuno dal Rotary Club “Catania Etna Centenario”. A fare da relatrice Alicia Ramirez, avvocato ed esperta del settore immobiliare, con il coordinamento della presidente, l’avvocato Yolanda Medina Diaz. Ramirez fa parte di una delegazione di quattro professioniste iberiche invitate in Italia dal Club: Julia Maria Vargas Diaz (avvocato e autrice di testi di canzoni), Maria Jesus Araguez (imprenditrice del settore agricolo) e Susana Garcia (docente di musica).

Catania e Malaga sono due città che hanno molti punti in comune e che spesso sono state paragonate per stile di vita e capacità di attrazione turistica. Ma – contrariamente a quanto accaduto in Sicilia – il capoluogo spagnolo è riuscito a cogliere al meglio le opportunità derivate da un boom edilizio che l’ha trasformato radicalmente a partire dagli anni Sessanta. Analizzando l’area della Costa del Sol, Alicia Ramirez ha descritto i casi di piccole cittadine come Nerja e Torremolinos. Luoghi un tempo rurali, basati sull’economia agricola e sulla pesca, con un passato del tutto simile a quello di molti centri della provincia etnea. Nella regione spagnola, grazie a un grande impegno nella realizzazione di infrastrutture di collegamento e alla creazione di enti istituzionali efficaci, il territorio è stato capace di attrarre investitori nel campo immobiliare e turistico. “Negli anni ’60 e ’70 nella Costa del Sol arrivano i primi turisti stranieri – ha raccontato Ramirez – Pian piano, con un effetto domino, lo sviluppo si è allargato fino a coinvolgere altre località diventate poi famosissime in tutto il mondo come Marbella”.

Rotary_Catania Malaga_Delegazione

Dopo la crisi mondiale degli anni Duemila che specialmente in Spagna ha avuto degli strascichi gravosi, oggi è proprio l’area andalusa a guidare la ripresa. Uno slancio che la provincia catanese ancora attende. “La burocrazia e l’inefficienza delle istituzioni, purtroppo, bloccano qualsiasi tentativo di sviluppo in Sicilia”, ha sottolineato la presidente Medina Diaz, di origini spagnole ma residente in Italia da oltre 25 anni. “Perché vivere e investire in Andalusia? Il valore degli immobili sta crescendo quasi di giorno in giorno. Aumentano le rendite, la tassazione si è mantenuta favorevole e la qualità della vita è molto alta”, ha sottolineato Alicia Ramirez.

Nella giornata di ieri le quattro professioniste spagnole hanno preso parte a un incontro del “Progetto carcere”, iniziativa portata avanti dal Rotary “Catania Etna Centenario” in collaborazione con l’istituto penitenziario di Bicocca. Ramirez, Vargas Diaz, Araguez e Garcia hanno portato la propria testimonianza parlando con circa 70 detenuti della struttura di massima sicurezza catanese.

 

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