Catania femminile: sconfitta a Chieti per 4-0

L’avevamo definita impossibile, ma era lecito aspettarsi qualcosa di più. Da Chieti il Catania femminile torna con un’altra sconfitta in una gara che, per certi aspetti, ha ricordato quella di domenica scorsa, con le rossazzurre in partita solo nella prima parte di gara

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L’avevamo definita impossibile, ma era lecito aspettarsi qualcosa di più. Da Chieti il Catania femminile torna con un’altra sconfitta in una gara che, per certi aspetti, ha ricordato quella di domenica scorsa, con le rossazzurre in partita solo nella prima parte di gara. Ed infatti il Catania in avvio è riuscito a tenere bene il campo, mantenendo l’equilibrio e rischiando anche di passare in vantaggio. A fare mea culpa, in questo caso, dovranno essere le attaccanti rossazzurre e in particolare Antonella Sapienza e Veni Sabrinska che hanno sprecato ben 3 occasioni: la Sapienza con un tiro fiacco tutta sola davanti al portiere, la bulgara prima con un pallonetto, poi con un’azione confusa a pochi passi dalla porta. Nel calcio c’è una legge non scritta che dice, gol sbagliato, gol subito: quando ne sbagli 3 la punizione è sempre pesante. Prima dell’intervallo, infatti, le padrone di casa passano per ben 2 volte, sfruttando le ormai note e consuete indecisioni difensive del Catania.

Nella ripresa arriva anche il terzo gol del Chieti con Sabriska a terra per infortunio e con le compagne di squadra che invece di buttare il pallone fuori lo consegnano alle avversarie che da metà campo fanno 3 a 0. Il 4 a 0 arriva da azione di calcio d’angolo: batti e ribatti che si conclude con la rete delle neroverdi. Finisce con il poker del Chieti che condanna Catania all’ennesima sconfitta di una stagione disgraziata. Ancora una volta sono mancate le giocatrici chiave della formazione rossazzurra e in particolare il reparto offensivo, sterile e impreciso. Da salvare e da menzionare la buona prestazione di Maria Distefano che si conferma una delle migliori 2003 del panorama femminile siciliano.

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