Catania celebra nella caserma “Vincenzo Giustino”, il 205° anniversario dell’Arma dei Carabinieri

Il comandante provinciale Raffaele Covetti “Già eseguiti 700 arresti nel 2019

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In occasione del 205° annuale della fondazione dell’Arma, alla presenza delle autorità cittadine, il comandante provinciale, colonnello Raffaele Covetti, nella caserma “Vincenzo Giustino” di piazza Giovanni Verga, con orgoglio ha illustrato l’attività dell’Arma, sottolineandone la sinergia con la cittadinanza, in linea con le sue radici e la sua identità storicamente legate allo status militare.

Momenti di grande emozione, che superano anche i rigidi protocolli del cerimoniale, in un paio di circostanze quando vengono ricordati “tutti i nostri caduti e in particolare Stefano Miccolis, Vito Pellegrino, Pietro Marongiu, Onofrio Pappalepore, Gianfranco Destradis e Giuseppe Russo, militari in servizio presso il nostro comando provinciale e precocemente scomparsi in questo ultimo anno”.

Altro momento tanto atteso e carico di pathos, quando vengono premiati i due carabinieri che, nel febbraio di due anni fa, salvarono la vita a una neonata, presente in caserma con la madre.

La carezza di Covetti alla bimba, è andata oltre le linee rigide del cerimoniale.

Reparti schierati di fronte alle autorità civili, militari e religiose, con in testa il prefetto Claudio Sammartino, il questore Alberto Francini; sfilata dei gonfaloni; lettura dei messaggi del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e del comandante generale dell’Arma, Giovanni Nistri; consegna dei riconoscimenti ai militari che si sono distinti in brillanti operazioni di servizio e, ovviamente, il discorso del comandante provinciale, efficace e determinante: “la provincia di Catania può contare una presenza capillare dei Carabinieri, sono 9 le Compagnie, 2 le Tenenze e 62 i Comandi di Stazione e a loro si affiancano tutti i nostri Comandi della Linea Speciale, dichiara Covetti, una presenza che risponde positivamente alla maggiore richiesta di sicurezza sul territorio. Con una collaborazione strettissima con la Polizia di Stato, Guardia di Finanza e delle altre forze di polizia presenti sul territorio che ha permesso di sviluppare un modello di coordinamento che non ha eguali nel mondo, coordinati dal prefetto di Catania in collaborazione con la Procura di Catania”.

Sull’attività di controllo del territorio dell’ultimo anno, “nonostante non mi piacciano statistiche e numeri – ha sottolineato –, a volte non se ne può prescindere per far comprendere l’importanza di una diuturna attività di controllo del territori oda parte dei Carabinieri di Catania: oltre 56.000 pattuglie e perlustrazioni effettuate, nel corso delle quali sono state identificate 215.000 persone; 57.000 risposte significative alle chiamate pervenute alle Centrali operative del comando provinciale tramite il 112, numero unico di emergenza, cui sono seguiti circa 16.000 interventi per soccorso, reati e privati dissidi”.

Nel contrasto alla criminalità organizzata e alla microcriminalità, “più di 1.700 persone arrestate nel 2018 e oltre 700 quest’anno, con un aumento tendenziale pari all’11%; cifre che confermano il comando dei Carabinieri di Catania ai primi posti in ambito regionale e nazionale. Sottratti ai clan catanesi ben 288 armi, tra pistole, fucili ed armi bianche. L’impegno dell’Arma etnea nel contrastare il fenomeno delle estorsioni, ha consentito, anche grazie a una rinnovata fiducia nelle Istituzioni da parte delle vittime, l’arresto di oltre 44 persone”.

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