Catania. Ambiente liberato. Per la nostra meta, salviamo il Pianeta

A suon di slogan gli studenti catanesi manifestano contro la globalizzazione ed il riscaldamento globale, la minaccia climatica sta distruggendo il nostro Pianeta.

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Il 27 settembre dalle 9 alle 13, in 180 città italiane, si è manifestato per dire No ai cambiamenti climatici, dando via così al terzo sciopero globale per il clima, dopo quelli del 15 Marzo e del 24 Maggio.
La manifestazione ispirata dalla giovanissima attivista svedese Greta Thunberg, chiude la settimana di manifestazioni per il clima “week for future” organizzata dal movimento Fridays for Future.
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Bisogna garantire un futuro alle prossime generazioni, ripartire dalla base, dall’educazione ambientale nel rispetto del pianeta.
Senza dover necessariamente sollevare una polemica sterile e non costruttiva, lode a chi manifesta credendo nei propri ideali e soprattutto nella salvaguardia della nostra madre terra.
Grazie alla circolare del ministro dell’istruzione Lorenzo Fioramonti, con la quale si invitano i presidi a giustificare le assenze degli studenti che partecipano alla mobilitazione, la via Etnea oggi era un fiume colorato di ragazzi in corteo. Non ci è dato sapere quanti di loro abbiano sfruttato quest’occasione per marinare il giorno di scuola, il dato certo è che il coro era unico, unanime, gli sguardi pieni di speranza lasciavano credere ed immaginare un futuro migliore per tutti.
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Piccoli passi, come tanti piccoli granelli di sabbia, che creano una spiaggia, per scardinare dall’umanità le cattive abitudini immagazzinate e fatte proprie a causa della globalizzazione.
Ormai si vive nella plastica, la maggior parte dei cibi ingeriti sono inquinati, compresa l’aria stessa che si respira, necessita educare l’intera popolazione al rispetto della propria natura.
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Ai microfoni di Globus l’intervista al professore di filosofia Luca Cangemi:
WhatsApp Image 2019-09-27 at 18.02.43Qual è il senso di questa manifestazione?
Siamo qua in una manifestazione incredibile, credo che da moltissimi anni sia la manifestazione più partecipata a Catania .Il senso di questa manifestazione innanzitutto è un senso generazionale è una manifestazione al 90 per cento di ragazzi molto giovani, e questo credo che sia importante non solo dal punto di vista numerico ma significativo, in quanto dal punto di vista della qualità c’e’ un’intera generazione che si sta interrogando sul proprio futuro e lo vede minacciato sulla base stessa sulle condizioni di vita.
Come risponde il mondo politico a questo corteo?
Infatti Il problema sarà come si risponde a questa manifestazione e alle altre altrettanto grandi che ci sono in questo momento in tante altre parti. Su questo io credo bisogna essere chiari, non si possono che attuare delle misure molto radicali, cioè delle misure che cambino il sistema. Il riscaldamento globale per la  dimensione del problema è una questione che si può risolvere soltanto cambiando radicalmente il modo di vita e di produrre.
Cambiando le abitudini di un singolo individuo può cambiare l’umanità? Quali sono gli aspetti da valutare?
Qua ci sono due aspetti da considerare, da un lato c’è sicuramente un aspetto individuale di cambiare singolarmente gli stili di vita, però soprattutto, ed è questo l’aspetto che deve essere più sottolineato cioè quello che riguarda i potenti del mondo, i grandi poteri devono capire che si deve cambiare RADICALMENTE o meglio gli fa fatto capire con un movimento costante che deve essere sempre più radicale.
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