Casertana-Catania: 90′ thrilling, tra caos e possibili “imprese”

Mancano poco più di ventiquattro ore alla sfida-verità tra Casertana e Catania, ultima giornata della regular season di Lega Pro. Ci si gioca l’accesso ai playoff, tra due squadre che vivono momenti diversi.

calciocatania.it
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Tutto in 90′. Potrebbe essere riassunta così la sfida domenicale tra Casertana e Catania, in programma domani allo stadio “Alberto Pinto” di Caserta. Due squadre che hanno vissuto stagioni diverse, partite con ambizioni e proclami contrapposti, ma il cui andamento è stato particolarmente simile, colmo di alti e bassi e mai del tutto continuo. Fino ad arrivare ad oggi: ai “falchetti” basta un punto per festeggiare l’accesso ai playoff e godono di una situazione vantaggiosa, almeno dal punto di vista della classifica; gli etnei, d’altro canto, hanno la possibilità di risollevare le sorti di un’annata particolarmente deludente, che ha riacquisito “vitalità” grazie al successo interno contro il Siracusa della scorsa settimana. Ma i rossoazzurri non possono permettersi calcoli particolari: al momento sarebbero fuori dagli spareggi promozione, in virtù della negativa classifica avulsa a loro carico rispetto alle antagoniste Fondi e Fidelis Andria. Serve vincere per stare tranquilli, per essere certi di aver raggiunto l’obiettivo minimo stagionale. Altro risultato renderebbe necessario l’utilizzo della “calcolatrice”, in attesa che buone nuove provengano dai campi strettamente legati a quello campano.

Dal punto di vista prettamente mentale, le due squadre attraversano periodi molto dissimili. La Casertana, dopo la brutta sconfitta patita a Catanzaro sette giorni fa, ha deciso di cambiare, nella speranza di dare nuova linfa al proprio campionato: via mister Andrea Tedesco, spazio al tecnico della Berretti Raffaele Esposito. Di riflesso a questa scelta, sono arrivate le fulminee ed inattese dimissioni del Direttore Generale Beppe Materazzi e del Responsabile dell’Area Tecnica De Carne, decisioni che sono specchio del momento caotico vissuto in seno alla società. Vicissitudini che vanno ad aggiungersi al momento poco felice vissuto dalla squadra dal punto di vista dei risultati: una sola vittoria nelle ultime sette giornate, un trend che ha fatto scivolare i rossoblù ai margini della zona playoff. Dal punto di vista tattico, è difficile immaginare cambiamenti radicali rispetto al “periodo Tedesco”, durato per tutta la stagione. Il 4-3-3 resta il punto di partenza, spesso si tramuta in un 4-3-1-2 od in un 4-3-2-1 con l’utilizzo del doppio trequartista, ma, di base, gli uomini offensivi restano sempre tre. Ecco perché in casa Catania è più che ipotizzabile l’utilizzo della difesa a quattro, come visto contro il Siracusa.

Etnei che dovranno stare particolarmente attenti alla mobilità di Ciotola e Orlando, che partono molto larghi nello schieramento offensivo, ma che tendono ad accentrarsi ed a inter-scambiarsi, creando spazi per il centravanti di turno, quasi sempre Corado. Assenza pesante per la Casertana sarà quella di Rajcic, difficilmente disponibile per la gara di domani. E’ lui l’uomo barometro, che dà equilibrio ad uno schieramento altrimenti sbilanciato in avanti e soggetto alle ripartenze avversarie. De Marco e Giorno sono le mezzali che, teoricamente, hanno la funzione di accompagnare le manovre d’attacco, ma spesso e volentieri lo hanno fatto in modo distratto, risultando poco efficienti all’interno di una fisarmonica offensiva che ha già qualche difetto intrinseco e che, se non suonata in modo perfetto, può risultare stucchevole. Il 4-3-3, per il Catania, sembra essere il sistema di gioco più adatto, mettersi a specchio e, magari, basare la gara sull’intensità potrebbe risultare la chiave di volta, sfruttando un tasso qualitativo elevato, specie dalla cintola in su. Fondamentali saranno gli uno contro uno di Mazzarani e Di Grazia, così come gli inserimenti di Manneh sulla fascia.

Gara particolarmente interessante, che sarà indissolubilmente legata a ciò che accadrà sugli altri campi. Ciò che è certo è che il Catania può farcela, può far male ad una Casertana in difficoltà, può prendersi i playoff. Parola al campo, ma le possibilità sono innumerevoli, bisogna solo saperle sfruttare a dovere.

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