CANTICO DELL’ANIMA AL MONASTERO DEI BENEDETTINI

Evento tra i più suggestivi e profondi, quello di giovedì 7 Luglio, presso il Chiostro di Ponente, al Monastero dei Benedettini.

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Evento tra i più suggestivi e profondi, quello di giovedì 7 Luglio scorso, presso il Chiostro di Ponente, al Monastero dei Benedettini. Profondo e spirituale, guidato dalle vibrazioni prodotte dai Gong e dalle percussioni gestite in modo meraviglioso dal Maestro Alfio Sciacca.
Coreografie, luci e suoni hanno portato il numeroso pubblico presente, che si è assiepato lungo le balaustre del Chiostro di Ponente, un quadrato entro il quale, sul prato sottostante, era allestita una scenografia composta da vari tipi di Gong e altri strumenti, come due arpe, un vibrafono, tamburi di ogni tipo e diametro, oltre ad un set di timpani. Un duo di corno ha riprodotto il suono delle lunghe trombe tibetane.
La voce umana è stata proposta dal Coro del Teatro Massimo Bellini.

A rendere tutto più suggestivo anche luci ed effetti particolari, creati da quattro bracieri posti agli angoli del prato e grandi fiamme, durante l’esecuzione del brano finale, si sono levate dall’isola al centro del prato…

Ma tutto questo è stato preceduto da una grande preparazione curata attentamente dall’ideatore di questo evento, il Maestro Alfio Sciacca, che, dopo un accurato briefing alla consolle con tecnici luci, audio ed altri effetti, mi ha molto gentilmente raggiunto al nostro microfono per darci una descrizione di ciò che avremmo ascoltato e visto di lì a poco.

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Dopo le presentazioni ecco la nostra conversazione

Maestro Alfio Sciacca, che è l’anima, l’Organizzatore e Regista di tutto l’evento, innanzitutto grazie per averci dedicato qualche minuto prezioso a favore degli ascoltatori di Globus Television (per il video n.d.r.) e lettori di Globus Magazine.
Cari amici di Globus Magazine, siamo al Monastero dei Benedettini di Catania, al Chiostro di Ponente e siamo all’imminenza di un evento davvero suggestivo, intitolato il Cantico dell’Anima e già il titolo è suggestivo di per sé e poi abbiamo visto una panoramica di strumentazioni veramente particolare, cosa ci preparano, per questa sera?

” Diciamo che si tratta di un evento…non saprei come chiamarlo, una celebrazione, un rito, assolutamente unico, perché si basa su delle cose semplici, su dei canoni semplici, che sono quelli, come dire, di creare delle vibrazioni, delle vibrazioni sonore, quindi delle onde e delle frequenze che pervadono il corpo e anche la mente e quindi creano un effetto di benessere, quindi io oserei dire che questo, è, si, un concerto, uno spettacolo, chiamiamolo così, terapeutico, perché la chiave di tutto sono le onde Hertz, cioè, tutti questi strumenti, i vocalizzi che ci saranno, hanno questo di base, rispetto ad una qualsiasi fantastica melodia, con le scale a cui siamo abituati, eccetera, quindi questo è un passaggio molto fine e delineato, quello di provocare delle sensazioni. Tutta la Musica provoca delle sensazioni, però questo agisce profondamente”.

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Nella World Music o anche Ethno Music questi strumenti sono molto usati, proprio seguendo il concetto del Kyma, che sarebbe l’onda…

Esattamente, esattamente…È proprio questa è la cosa, è una base che è perfetta, è precisa, perché ci raccordiamo con le frequenze della Terra, che sono a 7, 93 frequenze Schuman, quindi 7,93 Hertz, quindi più ci si abbassa a toccare queste frequenze e più ci si accorda con la Musica della Terra, con le vibrazioni della Terra…

È qualcosa di fantastico… E quindi suoneremo insieme all’Orchestra del Massimo Bellini…

Certo, se non ci fossero loro!… Non si creerebbe tutta questa atmosfera…Vedrete, c’è la…Sono diverse scene, no? La prima è quella “dell’Ommm”…Io vorrei che tutti i partecipanti, compresi i professori, compresi noi (indica noi due n.d.r.), assieme al pubblico, si unissero nel recitare “l’Ommm”… e quindi questo senso di partecipazione…

(provo a impostare “l’ommm”, c’è un cenno di assenso, forse un po’ divertito n.d.r.…)

Poi ci sarà la voce narrante, che legge, leggerà…

La voce di Alessandro Preziosi…

È Alessandro Preziosi, che è registrata perché all’ultimo momento, per motivi di salute non ha potuto…È, comunque, la sua voce, la sua figura, la sua parte, è quella di prestare la sua voce per leggere questa parte, il brano, questa parte di testo del Libro Tibetano dei Morti. Dopo di che, le scene… Immaginiamo quest’anima che si stacca dal corpo ed entra in un’altra dimensione e quindi, inizialmente, i tibetani ci dicono, vai verso la Grande Luce o verso una rinascita favorevole, ma in tutto questo percorso, di circa quarantanove giorni terrestri, tanto dura il Bardo, che loro pensano sia il tempo, che chiaramente, non corrisponde con il loro tempo, della cosa, avviene tutto questo, hai due scelte o congiungerti e dissolverti con la luce o scegliere il percorso più favorevole…

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È proprio quello che ci racconta anche il maestro Franco Battiato…

 Assolutamente, certo! …E quindi da quel momento in poi, in cui l’anima si stacca e gli viene detto, gli viene suggerito di questa possibilità…

Come spiega questo periodo dei quarantanove giorni…

Perché sempre un multiplo di sette e in questo tempo l’anima comincia ad avere delle allucinazioni e comincia a vagare in questa nuova realtà, nuova dimensioni e più si scrolla del passato e più è aperta alla nuova dimensione. Nel frattempo intervengono delle nuove situazioni, un po’ come queste voci che la distraggono un poco, un po’ come Ulisse, no? Che sente queste voci che lo distraggono…E per finire c’è la scena dei Demoni, del fuoco, che la travaglia, che poi sono delle sensazioni dei nuclei interiori che vengono da noi stessi e poi, alla fine c’è, appunto, l’ultima scena, quella dei “Gong Infiniti” che, praticamente concludono l’evento…

Ho visto, infatti un set di Gong e percussioni e deduco che sia la sua materia principale…

Assolutamente, suono i Gong proprio per questo motivo, sono un Suono Terapeuta e lavoro il Gong, esercito la cultura del Gong e quindi applico il suono del Gong per riportare la gente nel Pianeta…

È un’impresa bellissima e sono contento di essere qui in questo momento insieme a una collega che si occupa di materie olistiche e che in fatto di situazioni tibetane è preparata. Personalmente sono solo un piccolo allievo, che ama scoprire queste cose, perciò sono più che lieto di potere assistere a questo evento… Quindi per Globus Television un grande grazie al Maestro Alfio Sciacca, che ci ha dato una grossa descrizione di tutta la situazione e ci prepariamo ad addentrarci in questo mistero…

Si, tra poco inizia il viaggio!…

La ringraziamo ancora, a presto!

Grazie a voi!

Congedato il Maestro che si è fermato qualche istante con la operatrice olistica che mi ha accompagnato in questo evento, Maria Luisa Barillà e quindi con altri operatori, intervistatori radio televisivi e giornalisti, i tecnici di scena iniziano a disporre il tutto per l’inizio della serata.
Siccome è ancora troppo chiaro, si attende circa una mezz’oretta anche per ottenere migliori effetti, con l’oscurità della sera, ma ogni partecipante è già al proprio posto, il coro e i musicisti, pronti a raggiungere le proprie posizioni, sono raccolti nell’arco di uscita al prato.
Uno sguardo al Chiostro, il pubblico che attende, illuminato da luci suggestive…

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Inizia “l’Homm…” e si parte per il viaggio, tra suoni che davvero entrano capillarmente in ogni minima parte del proprio essere. Il tempo ha davvero raggiunto un’altra dimensione  e lo spettacolo, se possiamo chiamarlo così, oppure, meglio, il rituale, ha catturato tutti i presenti in una suggestione di vibrazioni, voci, luci…
Tra ogni delle sei scene che si sono susseguite, che ricordo a titolo di cronaca: “Il Mantra”, la Voce Narrante (di Alessandro Preziosi), “Melope”, “Siderus Nuntius”, “Demoni” (grandi fiammate sono partite dall’isola al centro prato) e “Gong Infinito”, c’è stato qualche incauto, inesperto, ma evidentemente entusiasta, spettatore che si è lasciato andare ad un personalissimo applauso…
Applausi, invece, giustamente incessanti, dopo il finale, con il Coro del Teatro Massimo Bellini raccolto sull’isola, investito da luci particolari, laser ed altri effetti sonori e visivi…

Hanno partecipato i Musicisti: Corni, Giovanni Pellerito e Giuseppe Episcopo; Arpe, Elisabetta Ghebbioni e Giuseppina Vergine; Timpani e percussioni, Ivan Minuta, Marina Borgo, Francesco Maggiore e Francesco Minuta; Coro del Teatro Massimo Bellini, diretto dal Maestro Ross Craigmile; Voce Narrante di Alessandro Preziosi; Direzione e Musica Giovanni Ferrauto.

Cantico dell’Anima, Gong Opera, ispirata al Libro Tibetano dei Morti, ideazione e Regia di Alfio Sciacca.

Hanno contribuito alla realizzazione dell’evento:

Teatro Massimo Bellini, Università degli Studi di Catania e l’Accademia di Belle Arti di Catania.

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