A Cannes 2016 Adam Driver è poeta per Jim Jarmusch

“Paterson” di Jim Jarmusch in concorso al festival di Cannes

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Al festival di Cannes 2016, il 63enne regista Jim Jarmusch presenta ‘Paterson’, lungometraggio in corsa per gli Stati Uniti che racconta a storia di una coppia qualsiasi, formata da Adam Driver e dall’iraniana Golshifteh Farahani.

Questa la trama. Una coppia composta da Paterson (il cognome è quello della località in cui vive, interpretato da Adam Driver) e Laura (l’attrice e cantautrice iraniana Golshifteth Farahani).

Adam_Driver_by_Gage_SkidmoreIl primo è un metodico conducente di autobus. Si alza al mattino presto, abbracciato alla bella moglie, e poi va al lavoro. Unico suo vezzo quello di ascoltare divertito le conversazioni dei suoi passeggeri e, soprattutto, di scrivere ogni giorno poesie minimaliste. Ha sempre con sé un fedele taccuino che riempie tutti i giorni con frasi come: “Tanti fiammiferi nella casa, tutto a portata di mano, li si dà per scontati, io preferisco gli Ohaio Blu Tip Matches.”

Laura, la moglie, è una bambina che vive nel mondo dei sogni. Ogni giorno se ne inventa uno. Un giorno vuole aprire un negozio di dolci e il giorno dopo diventare una cantante country. Tra loro il cane Marvin (già candidato alla Palm Dog), un bulldog inglese, metodico come il suo padrone e con un certo carattere.

E durante la settimana di questa coppia si vede la routine tra poesie, la birra al bar, le cene da condividere con la moglie che ha una visione futurista della cucina. Insomma, la pellicola mostra momenti quotidiani, come svegliarsi accanto alla propria donna, andare al lavoro, fare pausa sulla riva di un fiume con il porta-pranzo che contiene un sandwich, un’arancia disegnata con piccoli occhi, la raccolta del proprio poeta preferito e un quaderno di appunti. E poi ancora, c’è il rientro a casa per cenare insieme, c’è la passeggiata col cane (il bulldog Marvin, che si candida di diritto alla Palmdog, il premio per la migliore interpretazione canina) e anche il bicchiere di birra nel pub abituale.

 Ma poi l’autobus che un giorno va in panne all’improvviso.

“Questo film – dice il regista – racconta una storia d’amore tranquilla, senza conflitti drammatici. Rende omaggio alla poesia dei dettagli, delle variazioni e dei scambi quotidiani”. E sulla città di Paterson -che è al tempo stesso il nome del protagonista e luogo di nascita del protagonista stesso, n.d.r.-lugo di nascita del poeta William Carlos Williams, premio Pulitzer, dice ancora Jim Jarmusch:- “William Carlos Williams è stato un medico e un poeta. Ha vissuto tutta la sua vita a Paterson, era pediatra ed è stato il dottore di Allen Ginsberg quando era un bambino. La sua poesia dei piccoli dettagli e della vita di tutti i giorni è la fonte del nostro film. E il fatto che faceva due mestieri come altri poeti (Kafka impiegato in un’assicurazione e Bukowksi che lavorava alla posta) ha ispirato il personaggio di Driver”.

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