CANICATTI’-ACIREALE 2-0: ACIREALE, CHE FIGURA

Troppo brutto per essere vero, l’Acireale che si è presentato allo Stadio “Esseneto” di Agrigento a causa dell’indisponibilità del “Carlotta Bordonaro” di Canicattì per lavori di adeguamento.

Al cospetto dei circa 200 tifosi dell’Acireale che hanno riempito gli spalti dello stadio in un mercoledì lavorativo, si presenta una squadra, molle, fragile, inconcludente.

Il Canicattì, con la sua onesta partita ha fatto un figurone, ma la squadra di Marchese, con la prestazione odierna, ha evidenziato limiti caratteriali e strutturali di una squadra indicata dagli addetti ai lavori a recitare un ruolo di prim’ordine.

Si dovrà subito correre ai ripari se non si vuole, che la situazione degeneri, e possa diventare critica già dalla terza giornata di campionato dove l’Acireale affronterà una delle big di questo torneo, il Lamezia Terme.

Nell’undici iniziale, si rivede Tumminelli che ha scontato la squalifica, e Di Stefano, preferito a Carozza, che fa coppia con Carbonaro, con un Limonelli appena dietro.

L’inizio dei granata è la fotocopia della precedente gara, Limonelli pesca tutto solo sul lato opposto Tumminelli, l’esterno Nisseno entra in area e prova il diagonale smorzato che attraversa tutta la linea di porta senza che nessuno trovi la zampata vincente.

In questi minuti iniziali l’Acireale si fa preferire, al 4′ ci prova Bucolo dalla distanza, ma il suo tiro viene parato senza difficoltà da Scuffia.

L’Acireale nella prima mezz’ora prende il pallino del gioco e si riversa nella meta campo avversaria senza però creare grattacapi alla difesa sorretta dall’estremo difensore locale.

I padroni di casa, sono compatti e guardinghi, non concedono spazi, e man mano che passano i minuti riescono a prendere terreno e si riversano in avanti con ficcanti contropiedi.

Al 18′ una punizione battuta a sorpresa da Russo, lancia Manfrè, che coglie impreparata la difesa dell’Acireale, l’attaccante si invola, entra in area e con pallonetto insacca all’incrocio il goal del vantaggio biancorosso.

Doccia fredda per l’Acireale che rischia ancora di capitolare al 22′ quando lo stesso attaccante biancorosso, servito da un cross dal fondo di Iezzo, colpisce di testa ma la palla finisce alta sopra la traversa.

L’Acireale cerca allora di ricomporsi ma i granata, belli fino alla trequarti, non riescono a creare pericoli alla difesa ospite, se non con un tiro a giro di Fratantonio che trova Scuffia pronto a deviare in angolo.

Sul finire del primo tempo il Canicattì va nuovamente in rete, ma il tiro di Cardinale deviato Fratantonio viene annullato per fuorigioco.

Dopo i due minuti concessi dal direttore di gara le squadre vanno al riposo, con il meritato vantaggio degli uomini di Bonfatto.

Nella ripresa Marchese mischia le carte, entrano Lo Monaco, Carozza e Maniscalco al posto di Fratantonio, Bucolo e Barbara per cercare di dare una scossa alla squadra.

I granata fraseggiano bene, ma la sterilità offensiva è evidente e agli occhi di tutti, ci prova al 50′ Carozza con un tiro a giro che sfiora l’incrocio dei pali, ma capitola per la seconda volta cinque minuti dopo, quando dal limite il giovanissimo neo entrato Scoppelliti trafigge Giappone con tiro che non gli lascia scampo.

Notte fonda per i granata che però potrebbero subito riaprire la partita al 62′ , quando Lo Monaco si presenta davanti a Scuffia che in uscita riesce a respingere il tiro.

La dea bendata volta le spalle ai granata al 72′, infatti, la gran botta dal limite di un generosissimo Carbonaro, si stampa sul palo.

L’Acireale si riversa in avanti e concede enormi spazi ai biancorossi che però sono imprecisi e non riescono ad approfittare delle gentili concessioni.

Ci prova ancora Lo Monaco all’80‘ ma il colpo di testa su cross di Tumminelli e debole e si spegna tra le braccia di Scuffia.

Sui titoli di coda della gara, arriva la ciliegina finale, con l’espulsione ingenua di Carbonaro che già ammonito, perde palla e commette fallo, l’arbitro gli sventola per la seconda volta il cartellino giallo, e poi il rosso, mandandolo, anzitempo negli spogliatoi.

Finisce dopo 5 minuti di recupero con la vittoria del Canicattì, meritata, che dà fiducia e consapevolezza dei propri mezzi per il proseguo di questo difficile torneo di serie D.

Per l’Acireale e già tempo di ultimatum perché la magra figura rimediata, deve essere da sprono per il futuro, i tifosi pretendono rispetto e meritano di più da chi indossa, la loro gloriosa maglia.

IL TABELLINO:

CANICATTÌ (4-3-3): Scuffia; Di Mercurio (46′ Tedesco), Raimondi, Pettinato, Russo (46′ Scopelliti); Fuschi, Privitera, Sidibe; Iezzi (77′ Licciardello), Manfré (75′ Gueye), Cardinale (68′ Scalisi). A disp.: Amata, Conti, Sinatra, Corrado. All. Bonfatto.

ACIREALE (3-4-2-1): Giappone; Barbara (46′ Maniscalco), Russo, Brugaletta; Tumminelli, Bucolo (46′ Carrozza), Palermo (66′ Rotella), Fratantonio (46′ Lo Monaco); Distefano, Limonelli; Carbonaro. A disp.: Truppo, Cannino, Medico, Mollica, Viaggio, Joao Pedro, Castorina. All. Marchese.

ARBITRO: Piccolo di Pordenone (Barbanera-Citarda).

MARCATORI: 18′ Manfré, 56′ Scopelliti

NOTE: Ammoniti: Sidibe, Raimondi, Di Mercurio (C), Carbonaro (A). Espulsi: all’88’ Carbonaro (A) per doppia ammonizione

LE INTERVISTE:

Si presenta in sala stampa un arrabbiato Strianese che parla di prestazione indegna e chiede scusa ai propri tifosi. Sostiene che la squadra è giovane ma è anche  composta da giocatori esperti e con serenità e tranquillità e lavoro si deve fare meglio.

E’ mancato il goal all’Acireale ma il Canicattì ha messo la forza e cattiveria meritando di vincere la gara.

Il Secondo tempo è stato migliore si è osato di più, il Canicattì ha giocato di rimessa cercando di recuperare la partita ma il secondo goal ha tagliato le gambe.

Domenica bisogna mettere l’anima per cercare di fare un grande partita contro il Lamezia per un pronto riscatto. Ci sarà Savanarola che è mancato a questa squadra perché la sua esperienza è fondamentale.

Conclude dicendo che a breve sarà presentato un nuovo giocatore un attaccante di categoria che la società ha voluto acquistare regalandolo ai tifosi, facendo un enorme sforzo economico.

 

 

 

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