Caltagirone, attiva da lunedì 12 marzo la Stroke unit di I livello

Giammanco: «Con l’attivazione della nostra Stroke unit integriamo e implementiamo sul territorio la Rete per le emergenze delle malattie cerebrovascolari»

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Da lunedì 12 marzo, presso l’UOC di Neurologia dell’Ospedale “Gravina”, sarà attiva la Stroke unit di I livello.

Si tratta di una Unità ospedaliera specializzata nella cura dell’ictus.

In Sicilia le stroke unit sono state istituite con decreto dell’Assessorato alla Salute, nell’ambito della “Rete per le emergenze delle malattie cerebrovascolari” secondo il modello “hub and spoke” con la classificazione per livelli di complessità.

«Con l’attivazione della nostra Stroke unit integriamo e implementiamo sul territorio la Rete per le emergenze delle malattie cerebrovascolari – afferma il dr. Giuseppe Giammanco, direttore generale dell’Asp di Catania -. Oltre a potenziare l’offerta sanitaria aziendale con procedure che vedono la piena integrazione dei servizi, contribuiamo ad alzare significativamente i livelli di sicurezza per un bacino d’utenza che, per questa rete, è più ampio di quello del Calatino».

L’ictus rappresenta nei Paesi occidentali la prima causa di invalidità permanente e la terza causa di morte, con una forte ricaduta in termini di costi sanitari e sociali.

La procedura d’intervento della Stroke unit prevede una prima fase, per individuare – attraverso una TAC cerebrale – l’area cerebrale colpita da ictus ischemico; e una seconda fase per attivare un percorso terapeutico specifico – la trombolisi, eseguita entro 4 ore e mezza dall’inizio dei sintomi – con l’obiettivo di ridurre la mortalità e l’invalidità causate dalla malattia.

«Trattandosi di un punto d’accesso a una rete tempo-dipendente – spiega il dr. Franco Luca, direttore sanitario dell’Asp di Catania -, la Stroke unit di Caltagirone potenzia i percorsi di emergenza garantendo, da un lato, un trattamento tempestivo e, dall’altro, l’attivazione di percorsi dedicati per gradi di complessità in collegamento interaziendale».

In base all’incidenza stimata della malattia in Italia, pari a circa 2.1-2.5 per 1000 abitanti, nella Provincia di Catania, che conta oltre 1 milione di abitanti, si attendono circa 2000 nuovi casi/anno.

«È un servizio altamente specializzato – afferma il dr. Franz La Greca, direttore dell’UOC di Neurologia -, che offre una chance di cura al paziente colpito da ictus ischemico. Abbiamo predisposto una procedura specifica e abbiamo costituto una equipe multidisciplinare, secondo linee guida standard e opportunamente formata, per assicurare oltre ad un intervento tempestivo anche un adeguato monitoraggio clinico e strumentale».

Fino ad un decennio fa il trattamento dell’ictus era esclusivamente rivolto alla correzione dei fattori di rischio e alla prevenzione secondaria; negli ultimi anni, grazie al progresso delle tecniche diagnostiche e all’uso delle terapie di ricanalizzazione, si è riusciti ad incidere positivamente sulla cura della malattia e si è dimostrato che il suo esito dipende dalla precocità della diagnosi e del trattamento.

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