Calcio Catania – l’avversario: Catanzaro in sofferenza, alla ricerca di ossigeno

La formazione calabrese attraversa un momento di forma non eccelso, nonostante il buon punto conquistato a Castellammare di Stabia la scorsa domenica. In cerca di punti, per respirare un po’.

Catanzaro

Dopo il Foggia, il Catanzaro. Compagini agli antipodi, con forza e obiettivi diversi, ma il succo resta il medesimo: il Catania, come sette giorni fa, è obbligato a vincere. Al “Massimino”, contro i “satanelli” l’epilogo del pomeriggio rossoazzurro non è stato dei migliori: quarta sconfitta consecutiva e certezze sempre più assottigliate. Domenica al “Ceravolo” il copione dovrà essere diametralmente diverso, pena l’abbandono di ogni già utopistico sogno di gloria. Inutile dire come gli etnei abbiano i mezzi per far male ad una formazione come quella calabrese, che annaspa da agosto nei bassofondi della classifica. Ma mai essere troppo certi dell’epilogo dei 90′, qualunque sia l’avversario che si affronta, questo il Catania dovrebbe saperlo bene. Certo, è indubbio come le aquile stiano attraversando un momento complicato, alla ricerca di un appiglio per evitare la roulette russa dei playout. Ma qualche segnale positivo i giallorossi lo hanno dato nell’ultimo turno di campionato, in quel di Castellammare di Stabia, quando hanno fermato la corsa della Juve Stabia, bloccandola sul 2-2. Catanzaro che punterà tutto sul fattore campo per conquistare tre punti pesanti nella corsa alla salvezza.

Una sola vittoria nelle ultime cinque sfide di campionato per i calabresi (3-1 al Matera), poi due pareggi ed una sconfitta, patita sul campo del Taranto. Ruolino di marcia li colloca al diciassettesimo posto in classifica, a quota 29 punti, appaiato allo stesso Taranto ed alla Reggina. Un’annata, al momento, avara di soddisfazioni, fatta di soli sei successi totali (di cui cinque tra le proprie mura), undici pareggi e ben quattordici sconfitte. Equilibrio che regna sovrano per quel che riguarda il rendimento casalingo: oltre alle già citate cinque vittorie, sono arrivati altrettanti pareggi ed altrettante sconfitte, con diciotto reti all’attivo e diciassette subite. In totale, il Catanzaro ha incassato ben quarantuno reti, dato significativo, che etichetta il reparto difensivo giallorosso come uno dei più penetrabili della categoria. Attenzione, però, ai punti di forza della formazione di mister Alessandro Erra, soprattutto la capacità di fare male in ripartenza.

L’utilizzo che il tecnico fa di Cunzi e Mancosu come esterni di centrocampo con licenza di attaccare li rende le vere variabili impazzite dello schieramento calabrese. Certo, il loro schieramento implica un piccolo (ma non troppo) sbilanciamento in avanti in termini di mentalità e di tattica, ecco perché il lavoro sporco che compiono Maita e Van Ransbeeck risulta fondamentale ai fini del mantenimento di un certo equilibrio in mezzo al campo. In avanti, sulle spalle di Sarao e Giovinco sono poste le speranze di andare in rete della squadra, anche se le difficoltà restano. Non eccelsa la solidità difensiva, il dato sulle reti al passivo è evidente, ma l’esperienza di Sirri e Prestia, unita a quella del nativo etneo Patti, potrebbe essere un’arma importante, specie in una gara così delicata come quella contro il Catania.

Partita, quindi, complicata per gli etnei, bisognosi di un successo, come d’altronde il Catanzaro. Gara di grande peso specifico, che suona come ultima spiaggia per entrambe le squadre. Il Catania avrà bisogno di ritrovare le certezze, i pilastri che lo hanno accompagnato nella prima parte di stagione. Vincere per riprendere la marcia, per risorgere, per credere in qualcosa, per non vanificare un’altra stagione.

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