I risultati di questo sabato di Lega Pro, nel girone C, obbligano la truppa di Petrone a vincere la sfida di Messina.
La febbre del sabato sera. Tante sono le immagini che circolano nella mente dei giocatori del Catania, da poco partiti in direzione Messina. Una sfida molto sentita dalla tifoseria, che lo si chiami o meno derby, come dimostrato dal nugolo di supporters etnei giunti a Torre del Grifo poche ore fa. Un confronto, con tanta voglia di catechizzare i protagonisti della sfida di domani, ed uno striscione emblematico, che inneggia alla ricerca, spasmodica, della vittoria.
Catania che, però, viaggia verso Messina con la mente obnubilata dai risultati che ha consegnato il pomeriggio del girone C di Lega Pro. Verdetti difficili da accettare, per i rossoazzurri, che, in virtù delle vittorie di Casertana (1-0 alla Virtus Francavilla) e soprattutto del Siracusa (clamoroso 0-4 a domicilio rifilato al Matera), scivolano momentaneamente fuori dalla zona playoff, all’undicesimo posto. E’ anche vero che la classifica si mostra cortissima, l’equilibrio regna sovrano ed un eventuale successo in quel del “San Filippo” permetterebbe ai ragazzi di Petrone di agguantare il sesto posto in coabitazione con Cosenza e Fondi, oggi stoppatesi a vicenda nello scontro diretto.
Insomma, vincere diventa un obbligo. La febbre del sabato sera si alza sempre più. Scivolare domani sarebbe segnale emblematico di crisi.
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