La terza giornata che interessa la squadra etnea parte bene. Uno a zero con gol di Tonucci, replicato nel finale di primo tempo, ma non concesso dalla terna arbitrale per svista macroscopica.
Il Catania meritava il secondo gol, incredibilmente non assegnato dal Sig. Marini di Trieste (assistito dai romani Valente, Salama e dal IV ufficiale Cosso, calabrese), ma la Juve Stabia ha trovato in Martinez un signor portiere che ha tolto loro il piacere del gol. Una bella partita tra due squadre in palla.
Gli stabiesi nobili decaduti dalla serie B (contesa proprio al Catania qualche campionato fa) si sono presentati in buona forma. La squadra rossazzurra si presenta con tanti nuovi acquisti in campo e dopo ben quattro partite disputate, compresa la Coppa Italia.
Primi quindici minuti con sterile predominio del Catania ma lo Stabia c’è, presentandosi con veloci contropiedi. Raffaele, coach del Catania, schiera l’iniziale 3-4-3 e gioca la carta Biondi a dx. con Albertini a sostegno (tanti traversoni, ma peccavano di imprecisione) e con il poderoso Tonucci (ex di turno) a sicurezza dietro.
Tra il 9′ e il 12′ la squadra campana – che gioca quasi a specchio – inverte la marcia e si presenta pericolosa in contropiede dopo un’azione del Catania iniziata per un errore della difesa ospite.
Dal 15′ Biondi cambia lato di gioco permettendo ad Emmausso di spaziare a dx. Al 22′ tiro pericoloso del numero 21 degli ospiti (Vallocchia).
1-0 per il CATANIA.
Seconda parte del primo tempo vivace con uno Stabia più intraprendente, con Romero (falloso e punito per simulazione), Mastalli e Berardocco. Catania più lento che guadagna due calcio d’angolo al 34′ e 35′. Ma Stabia pericolosissima su due pacchiani errori difensivi di disimpegno. Albertini cappella all’indietro e quasi si rischiava di prendere il gol. Altro tiro pericoloso di Mastalli (figlio dell’indimenticato rossazzurro Ennio) parato da Martinez.
Nel finale il giallo.
Su punizione di Rosaria e solita confusione in area stabiese. Rimpalli con probabile tocco di mano stabiese, ma alla fine Tonucci in sforbiciata prende la traversa e la palla entra in porta per più di mezzo metro. L’arbitro stranamente non convalida il Gol, guarda il segnalinee che in quel momento era affetto da cecità momentanea. Niente di fatto tra le ovvie proteste di tutti i giocatori. GOL! MA IL SEGNA-GUARDA-LE-LINEE AVEVA LA VISTA OCCUPATA
…GUARDAVA TEMPTATION ISLAND
CATANIA 1 – Juve Stabia 0
Ma come si fa ad annullare un gol simile?
Al 13′ il primo tiro nello specchio della porta ospite. Tira Emmausso, ma conclusione lenta facilmente parata da Tomei. questa della mancanza dei ‘frombolieri’ nel Catania ritorna ad essere quello che sarà il mio tormentone per il bravo Raffaele.
Al 28′ ammonito Troest per fallo su Sarao. L’attaccante del Catania si disimpegna tantissmo sul fronte offensivo, creando non poche azioni pericolose. Se tenta di più il tiro potrebbe avere più successo. Nella stessa occasione tira sulla barriera Reginaldo che appena dopo si fa ammonire.
Lo Stabia aumenta il pressing e il tecnico di casa alleggeriscela presa facendo entrare al 32′ Izco per far rifiatare Biondi e Welbeck si cimenta nel tiro per conquistare una ‘meta’. Reginaldo si muove bene, conquista palloni su palloni (ma poi si arena nel momento gol), Welbeck cattura palle su palle (okkio a non far rompere il motorino).
Lo Stabia al 37′ tenta la carta Scaccabarozzi per Vallocchia …tutti all’attacco del fortino Catania, che costringe al 41′ il tecnico di casa ad operare due sostituzioni: Pecorino per il generoso Sarao, Vicente per Welbek. Il piatto è servito: resistere e contrattaccare!
E infatti: al 43′ Reginaldo smista un pallone invitante per Pecorino che si invola verso il portiere. Ma il campiuocino catanese si fa bloccare il tiro sbilenco da Tomei e sfuma così una ghiottissima occasione per il raddoppio. In finale Garattoni (JS) ammonito e forcing dei campani durante il recupero. Strepitoso Martinez su tiri di Mastalli e Romero.
Finisce il recupero di quattro minuti sofferti con il Catania in attacco. 1-0 per il Catania al Nobile di Lentini. Guerini – responsabile dell’area tecnica – dagli spalti incita la panchina a stare in ‘ebollizione’ e fare caciara di tifo… giusto così!