Calcio Catania, il flusso di coscienza “lomonachiano”

All’indomani della debacle interna col Melfi sono tante le domande a cui non si riesce a dare una risposta

lo monaco

Una sconfitta inaspettata, netta nel punteggio ed ampiamente meritata.
Il Catania perde malamente contro il fanalino di coda del campionato che esce tra gli applausi del pubblico del Massimino.

Una gara che smorza l’entusiasmo venutosi a creare all’indomani della gara del “Franco Scoglio” e che pone tanti punti interrogativi sulla squadra e sull’allenatore.

Cosa avrà pensato il direttore Pietro Lo Monaco?
Se lo chiedono tutti i tifosi, e se lo chiedono sicuramente i giocatori che domani pomeriggio alla ripresa degli allenamenti si ritroveranno ad analizzare proprio col direttore una prova che definire incolore è un eufemismo.

Nel giorno della presentazione di mister Petrone l’ad rossazzurro ha sottolineato come fossero finiti gli alibi per i calciatori, chiamati a dimostrare il loro valore e centrare i playoff, quindi è facile pensare ad un direttore arrabbiato e deluso per questa prestazione.

Quali sono i motivi di questo flop? Lo Monaco sicuramente avrà pensato a lungo, ma avrà trovato la riposta a tale interrogativo?

Squadra che ha sottovaluto l’avversario? Colpa delle scelte dell’allenatore? Giornata storta o serio campanello d’allarme?
Urgono risposte, urgono soluzioni immediate perchè il campionato non attende, e dietro l’angolo ci sono due trasferte difficili da affrontare, senza dimenticare che al Massimino poi arriverà il Foggia, nuova capolista del torneo.

Sicuramente il pensiero di Lo Monaco non si discosta molto da quello di tutti i tifosi etnei, usciti delusi ieri pomeriggio dallo stadio.

La sconfitta contro l’Akragas venne definita “un pugno in faccia” dall’addì rossazzurro, la gara di ieri potrebbe risultare il colpo del ko alle ambizioni del Catania oppure lo scossone decisivo verso un finale di stagione in crescendo.

La continuità stenta ad arrivare, il pessimismo dilaga e adesso tocca ad un uomo carismatico come Lo Monaco tenere ben salde le redini, perchè mollare adesso risulterebbe deleterio per tutti.

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