Calcio Catania, fattore Massimino: punto di forza, o…?

Col neo tecnico in panchina solo un punto in due partite tra le mura amiche
massimino

Il Melfi come l’Akragas. La squadra di mister Diana espugna il Massimino conquistando una vittoria meritata ma per certi versi inaspettata.

Il Catania perde la seconda partita interna della stagione, e lo fa malamente non riuscendo a fornire una prestazione all’altezza delle aspettative.
Il dato che salta all’occhio è come dal cambio tecnico in seno alla panchina, i rossazzurri abbiano steccato già due partite consecutive tra le mura amiche, vero e proprio punto di forza della prima parte di stagione.

Con mister Rigoli in 13 partite il Catania ha ottenuto ben 32 punti, mettendo alle corde squadre come Juve Stabia, Lecce e Matera, conquistando un bel gruzzoletto di punti, nonostante un gioco non sempre brillantissimo,
Con l’arrivo di mister Petrone, invece, gli etnei hanno ottenuto solamente un punto in due gare contro Taranto e Melfi, mostrando preoccupanti segni di involuzione per quanto concerne i risultati.

Nella prima parte di stagione accadde la stessa cosa contro Akragas e Fondi, con gli etnei che in seguito ottennero ben sette vittorie consecutive rendendo il Massimino una roccaforte inespugnabile.

Il fattore Massimino storicamente è sempre stato il punto di forza del Catania, con gli etnei che nelle ultime tre stagioni tra Serie B e Lega Pro hanno perso ben otto volte in 53 gare, ma che tra le mura amiche hanno costruito sempre il proprio campionato.

Il banco di prova che attende Petrone non è dei più semplici, con Foggia, Cosenza, Francavilla e Siracusa prossime avversarie in casa, partite cruciali nella corsa playoff dei rossazzurri.

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