Calcio Catania: adesso è emergenza risorsa

In una delle settimane più difficili e complicate della gestione del Presidente Pulvirenti, il tecnico Giuseppe Sannino si dimette e parte della tifoseria non si presenta allo stadio.

Il risultato di 2-2 tra Catania e Brescia è passato in secondo piano, poiché la cosa più importante in questo momento è la sorte della squadra e i suoi risultati: unica risorsa utile per puntare alla promozione, ma molto difficile da raggiungere per questa società che fa trasparire solo confusione.

La settimana si è aperta con dei duri attacchi del Presidente Nino Pulvirenti al tecnico Giuseppe Sannino, colpevole di non avere svolto in maniera esemplare il suo compito: facendo trapelare un imminente e inaspettato cambio di panchina. Notizia che ha suscitato l’ira e il rammarico di molti tifosi catanesi, convinti che il tecnico campano non abbia colpe a causa dei molteplici infortunati che gli hanno impedito di schierare in 3 mesi di gestione la stessa squadra per due volte di seguito. Questo il motivo per cui  non ha potuto svolgere al meglio il suo lavoro. Mister Sannino si è fatto apprezzare dai tifosi proprio per la sua chiarezza e onestà. Hanno incominciato a rispettarlo probabilmente molto di più rispetto a tecnici che sono rimasti alla conduzione tecnica per più tempo.

Una parte della tifoseria, data l’instabilità societaria, ha deciso di non entrare allo stadio a causa  della gestione di Pulvirenti insieme a Pablo Cosentino, prima come consigliere con delega al mercato e poi come amministratore delegato della società Catania.

Questo caos ha convinto a malincuore il tecnico Giuseppe Sannino a dimettersi per non creare ulteriori disguidi, soprattutto, alla squadra che 24 ore dopo sarebbe scesa in campo. La società per conto suo ha accettato le dimissioni, riaffidando la panchina a Maurizio Pellegrino, sollevato dall’incarico 3 mesi fa dopo sei giornate e zero vittorie.

Solo la curva sud per il momento ha mostrato fiducia alla società, dimostrando il grande amore e attaccamento per il colori rossazzurri. Non di meno dall ’altra parte della curva troviamo tifosi che vivono per questi colori e che si sentono traditi e delusi: manifestando fuori dallo Stadio Massimino, civilmente, la semplice pretesa di un pronto riscatto della società Catania, che nell’arco di due anni è stata riconosciuta come società modello e orgoglio nazionale, per poi essere definita una società in evidente difficoltà e in crisi d’identità.

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