Calcio a 5: vergogna Policoro, Meta aggredita. Crollano Augusta e Catania

Incredibile e vergognoso quanto accaduto a Policoro, con la Meta C5 aggredita da un tifoso in un ambiente ostile e con una terna arbitrale spaesata. Ricoverato in ospedale l’allenatore in seconda Giuffrida. Perdono Augusta e Catania.

metac5.it
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Difficile, impossibile parlare di sport dopo avvenimenti del genere, dopo pomeriggi in cui il senso stesso dello sport si smarrisce. Doveva essere una festa, una sfida tra due squadre forti, in corsa per il raggiungimento della zona playoff. Due compagini ben allenate, con singoli d’alto livello e con un sogno da inseguire. Si è rivelata una completa vergogna. A poco serve dire che Policoro ha battuto la Meta C5 per 6-5, poco senso ha raccontare la partita quando questa è stata influenzata dall’atteggiamento belligerante della tifoseria di casa. Una Meta scintillante, in vantaggio per 5-3, prima di venire aggredita, prima che parta un’invasione di campo, prima che Schacker e Ficili vengano colpiti da un pugno, prima che l’allenatore in seconda Seby Giuffrida venga ricoverato in ospedale a seguito di un colpo subito, una panchina scaraventatagli addosso, fortunatamente senza gravi conseguenze. La morte dello sport, la morte di tutto ciò che circonda il futsal. Partita sospesa, giocatori “puntesi” scossi, che si rifiutano di tornare a giocare. Terna arbitrale assente, che perde il controllo e che sotto le pressioni di società, squadra e giocatori di Policoro decide di far riprendere la gara. Ma la Meta non c’è più, non ha voglia di giocare, non ha voglia di continuare a calcare un parquet circondato da soggetti del genere, nemici dello sport, nemici della correttezza e del rispetto. La Meta perde, Policoro festeggia, ma il patron neroverde Musumeci è chiaro:

Voglio giustizia, servono pene esemplari. Mi aspetto che la Divisione mostri il pugno duro. Altrimenti sono pronto a ritirare la squadra“. E la palla, non di futsal, ma di giustizia, passa davvero alla Divisione Calcio a 5. Si attendono sanzioni, si attende, come detto, giustizia.

Non un pomeriggio felice per le siciliane. Ma se il discorso Meta esula dallo sport, lo stesso non può dirsi per Augusta e Catania. La prima crolla ad Eboli per 7-2 e scivola a -8 dalla vetta. I rossoazzurri, invece, vengono battuti al Palanitta da Salinis per 6-3. Salvezza ormai un miraggio, che dista ben undici lunghezze.

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