Il Brigante Salamone va in scena a Barrafranca, da giovedì 29 agosto

Giovedì 29 agosto, alle ore 21, e in replica il 30 e 31 agosto, al Palagiovani di Barrafranca, l’associazione di promozione sociale “ASP sedievolanti” del presidente Salvo Zafarana organizza e  propone, in prima assoluta, la pièce teatrale “Miuzzu, il brigante filosofo”, interamente ispirata a una delle figure più controverse del recente passato locale, quella del noto brigante Giuseppe Salamone.

locandina

Per l’appuntamento estivo della rassegna “Contemporanea/mente… un altro tempo per un altro spazio” OFF 2019, sarà l’attore di origini barresi Gaetano Ingala – che si è cimentato nella scrittura dello spettacolo “tragironico” insieme al docente Filippo Salvaggio – a rievocare quell’alone di leggenda che investe da sempre il bandito, inteso dalla gente dei piccoli paesini agricoli dell’entroterra siciliano come un imperituro Robin Hood: in un’isola ancora infestata dallo strapotere dei feudatari, in cui non esisteva nessuna alternativa tra l’emigrante e il brigante, il popolo aspettava questo furfante a cavallo che gli avrebbe reso giustizia….

Nella Barrafranca dei primi del ‘900, infatti, cresce un ragazzo, “Miuzzu”, chiamato amorevolmente così dalla madre, destinato a far parlare tanto di sé: la sua passione per le donne, per le armi, i duelli, il suo rifiuto per i potenti, il suo complesso sistema di “giustizia” tutto privato, i suoi leggendari atti di brigantaggio, cui è dapprima costretto dalla vita, gli accadimenti tristi della sua vita, come il carcere o la latitanza, lo segneranno inesorabilmente e lo porteranno a diventare il Brigante Salamone per antonomasia.

In “Miuzzu, il brigante filosofo” è concentrata tutta la vis recitativa di Gaetano Ingala, che anche in questa occasione saprà sapientemente alternare momenti di alto lirismo alle illuminazioni esilaranti che compongono il suo bagaglio attoriale. Di questo lavoro, concertato per il teatro a quattro mani, insieme all’amico, poeta e scrittore barrese, Filippo Salvaggio, Ingala – già interprete d’eccellenza sia in teatro che nel cinema di caratura nazionale, incoronato dalla partecipazione alla serie televisiva “La mafia uccide solo d’estate” per la regia di Pif – è anche regista.

Completano il cast i giovani attori di altrettanto spessore e talento Elio L. B. Ingala (artista poliedrico, attore, artista di strada e scenografo) e Vincenzo Asaresi (che ha lavorato con i maestri Giancarlo Giannini, Lucia Sardo e Marcello Cappelli) e il valente musicista Francesco Pantusa, che vanta collaborazioni con diversi esponenti della musica jazz italiana, quali Muro Schiavone, Stefano Di Battista e Massimo Moriconi. Le musiche e i testi sono curati da Filippo Salvaggio, trucco e parrucco diligentemente affidati alla professionista Flavia Strazzanti.

“Occhio ai briganti che sono tanti” … Un momento di teatro da non perdere!

Di seguito i briganti- protagonisti:

IL BRIGANTE ATTORE MIUZZU è Gaetano Ingala

Attore, Autore e Regista dello spettacolo. Laureato in Cinema, Televisione e Produzione Multimediale all’Università di Roma Tre e Diplomato all’Accademia di recitazione Corrado Pani.

Il suo debutto nel 2003 al Teatro Sistina di Roma con “Insegnami a sognare”, si è già diviso tra Teatro, Cinema e TV. A Teatro con “Buonasera Buonasera”, “Cannibal il musical”, “Ad esempio a noi piace il sud”, “La febbre del sabato sera” e “Non è una piscina in giardino”. In TV con “Città Criminali”, “Amore Criminale” e “La mafia uccide solo d’estate”. Al Cinema con “Greta” e “Una notte agli Studios”. Nella pubblicità con “Poste Italiane”.

Dice: « Se non ci vediamo in giro è perché stiamo girando!» Gapplausi alla vita… sempre!

IL BRIGANTE AUTORE è Filippo Salvaggio

Laureato in Lettere ind. moderno ind. storico-artistico, musicologico e dello spettacolo.

È docente di lettere con diverse specializzazioni. È stato Capo Redattore della rivista di eventi siciliani “Newatri”. Ha pubblicato “Parole di pane”, una silloge di poesia sulla paternità. Si è occupato di dialetto e di storia locale, riscoprendo parole e monumenti, che sarebbero rimasti sepolti e misconosciuti. Anni di esperienza nell’associazionismo. Consigliere regionale siciliano delle Pro Loco. Autore di testi e brani musicali arrivati di recente anche in Inghilterra.

Dice: «Mi esprimo spesso di notte; avvalango tutto quello che mi bypassa l’anticamera del cervello e poi conservo file, fogli, messaggi vocali e scartoffie varie ovunque, giusto per il gusto di disperderli… Non mi sento poeta, scrittore o, peggio ancora, cantautore, ma da quando ho scritto l’opera sul brigante Salamone mi è venuta una strana voglia di ululare… chissà se riuscirò a contagiare il pubblico?».

 

IL BRIGANTE MUSICISTA è Francesco Pantusa

Diplomato in chitarra classica. Vanta collaborazioni con vari esponenti della musica jazz in Italia: Franco Cerri, Giuseppe Milici, Mauro Schiavone, Francesco Buzzurro, Claudio Cusmano, Stefano Di Battista, Fabrizio Bosso, Massimo Moriconi. Si dedica assiduamente all’attività concertistica in un trio jazz che porta il suo nome con cui si esibisce chitarra e voce.

Dice: «Sono stato un uomo vero, a tal punto di sapere di dover morire senza preoccuparmene, alla fine… sono ancora vivo. Sin da “bambino” le parole che echeggiano nei meandri della mia mente sono queste: “la cosa fondamentale è lavarsi sempre, anche in quei posti nei quali, si spera, nessuno andrà mai a rovistare”. Non so quanto aiuto mi abbiano potuto fornire questo tipo di dottrine, le risposte che ho cercato nel tempo, sono sempre state altre, ma ho sempre trovato risposte a domande che non mi ero mai posto e che non ho mai saputo di chi fossero. Mi chiedo ancora: “se io ho avuto delle risposte non mie, chi ha avuto le risposte alle mie domande?”»

IL BRIGANTE ATTORE è Vincenzo Asaresi

Ha studiato: Il metodo Strasberg. La Biomeccanica Teatrale. Recitazione Cinematografica. I suoi maestri: Lucia Sardo, Giancarlo Giannini, Salvatore Lazzaro, Marcello Cappelli, Claudio Massimo Paternò, Sibilla Zuccarello, Tapa Sudana, Barbara Gallo. A Teatro ha esordito con: “Iliade, Ettore incontra il figlio” regia Lucia Sardo e Marcello Cappelli; “La conferenza degli uccelli” regia Marcello Cappelli.

Dice: «Recitare ti catapulta in un mondo spettacolare che viene scoperto a poco a poco, come quando pian piano si costruisce un personaggio con tutte le sfumature che esso può avere. Interpretare un personaggio è sempre una piccola sfida, può essere simile al tuo essere o completamente opposto».

 

IL BRIGANTE ARTISTA è Elio Ingala

Laureatosi in Architettura, è artista poliedrico. Attore, Artista di strada e Scenografo.

Ha studiato con: Domenico Antonacci, Roberto Spadaro, Gaetano Ingala. Attore a Teatro con “La Divina Ironia”, “Parole opere o missioni ciak si gira”, “La musica racconta.- Mito fede e tradizioni”, ”Gaetano Ingala Sciò”. Attore nel Cinema con “Orfeo di Floristella”. Da Scenografo di Cinema e Teatro con “La pensione”, “Stasira c’è curtigghiu comunale”, “Italia”, “Cortocircuito”, “Non è una piscina in giardino” e “Scunchiudùtu innamorato”

Dice: «La Libertà. La libertà è dietro l’angolo che ti aspetta. Corri! Aspetta proprio te. Conquistala, corri! Vai, non fermarti. Corri! Boom!».

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