Bianco, “Sindaci e giornalisti per rilanciare gli Uffici stampa nella Pa”

Bianco ha affrontato la questione degli Uffici stampa nella Pubblica amministrazione e in particolare nei Comuni, come presidi di democrazia

Assostampa 4
Il sindaco di Catania e presidente del Consiglio nazionale dell’Anci lo ha detto alle Ciminiere parlando all’Assemblea provinciale dell’Assostampa. “Democrazia vulnerabile per le fake news senza che a garantire ci sia il giornalista, con la sua deontologia. Collaboriamo per rendere più semplice l’applicazione della Legge che istituisce gli Uffici stampa e che quest’anno compie diciotto anni”

“Trovo che la democrazia, sia in questa fase, vulnerabile per la situazione dell’Informazione”.
Lo ha detto, alle Ciminiere, il sindaco di Catania Enzo Bianco salutando gli intervenuti all’Assemblea provinciale dell’Assostampa, il sindacato dei giornalisti.
“I cosiddetti new media – ha detto Bianco – con alcuni elementi positivi, hanno portato anche a un proliferare di fake news. E questo anche perché si è perduto il riferimento del giornalista, con la sua deontologia e la professionalità indispensabile per svolgere la delicatissima funzione di dare notizie e scrivere commenti. Nel vecchio sistema, pur non esente da imperfezioni, esistevano regole alle quali appellarsi. Temo invece che l’attuale situazione dell’informazione ci esponga, come Sistema Paese, a grandi rischi”.

“Noi Sindaci – ha detto – siamo controllati da diversi organismi di vigilanza e non lo considero un male se il fine è la trasparenza. Alle Amministrazioni giungono però sollecitazioni ricorrenti da parte di alcuni di questi organismi che ci impediscono, nei fatti, di informare i cittadini, con il massimo della trasparenza possibile, di quanto fa la Pubblica amministrazione. E di farlo impiegando, come è giusto e naturale che sia, professionalità specifiche come quelle dei giornalisti”.
“I Sindaci e i giornalisti – ha concluso Bianco – hanno dunque un interesse comune: rilanciare gli Uffici stampa perché possano diffondere ai cittadini, direttamente e attraverso i mezzi d’informazione, notizie corrette e complete. Sono dunque disponibile, anche come presidente del Consiglio nazionale dell’Anci, per stabilire forme di collaborazione che possano consentire, non soltanto in Sicilia ma su tutto il territorio nazionale, di rendere più semplice l’applicazione della Legge 150, che nel 2018 compie diciotto anni”.

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