Bce, Draghi denuncia lentezza processi e eccessi burocrazia

“Scoraggiano investimenti” in molti Paesi. Governi possono agire

Nell’area euro le normative di “molti paesi scoraggiano gli investimenti” delle imprese, ha avvertito Mario Draghi, che ha puntato il dito contro la pesantezza delle procedure amministrative, o la lentezza e la scarsa qualità dei sistemi giudiziari. Problemi che sembrano ritagliati sul caso Italia, anche se il presidente della Banca centrale europea non ha mai citato direttamente la Penisola. “Queste sono aree in cui i governi sono in condizioni di cambiare le cose tramite le riforme”, ha affermato davanti ad una platea di industriali e imprenditori a Berlino.

Il capo dell‘Eurotower ha illustrato la sua “ricetta” per rafforzare la competitività dei paesi, basata su tre parole chiave: “Innovazione, investimenti e incentivi”. Innanzitutto ha messo in rilievo la necessità di operare contemporaneamente sulle due principali componenti che stanno alla base della competitività: la dinamica dei salari, da un lato, e la produttività dall’altro. Ma se le variazioni su costi e salari agiscono in maniera “relativa”, i miglioramenti di produttività assicurano benefici a livello strutturale.

“Quindi come migliorare la produttività? Dal mio punto di vista – ha detto Draghi – la questione chiave è la connessione che ci sta tra tre ‘i’: innovazione, investimenti e incentivi”. E dato che nella maggior parte dei casi innovazione e investimenti sono tematiche che riguardano l’operato del settore privato, il punto di maggiore interesse per le autorità pubbliche è sugli investimenti”.

“In particolare – ha proseguito Draghi – il ruolo che il governo può giocare per incoraggiare questi fattori. Prendete ad esempio gli investimenti. Attualmente gli investimenti totali nell’area euro sono del 17 per cento più bassi rispetto al 2007, e in paesi come Germania e Francia restano rispettivamente del 2 e del 6 per cento al di sotto dei livelli 2007. Certo, questo deriva in parte dall’incertezza macroeconomica e in certi paesi dalla mancanza di margini. Ma ci sta anche una forte componente microeconomica legata agli incentivi”.

“In molte giurisdizioni – ha avvertito il capo della Bce – alcune normative scoraggiano gli investimenti privati e intralciano i progetti transfrontalieri. Questo è un forte argomento a favore del completamento del mercato unico. Più in generale, l’incentivo delle imprese e investire è legato al loro ottimismo. E questo risente di temi come il fardello delle procedure amministrative, o la velocità e la qualità dei sistemi giudiziari. Queste sono aree in cui i governi sono in condizioni di intervenire e di fare la differenza, tramite le riforme”.

Più in generale il capo della Bce ha rilevato come la situazione finanziaria dell’area euro “sta migliorando“, e il quadro economico ha a sua volta registrato progressi. Tuttavia “la ripresa è solo nella fase iniziale, e l’economia resta fragile. La disoccupazione resta di gran lunga troppo elevata”. Draghi ha ribadito la rassicurazione sul fatto che la Bce non intende alzare i tassi di interesse ancora a lungo. Grazie alle varie misure prese per stabilizzare il quadro finanziario ed economico, “i rischi sistemici sono diminuiti”. Ma adesso bisogna proseguire con le riforme strutturali volte a potenziare le economie.(Fonte: TMNews)

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