BAGLIONI E MORANDI “CAPITANI CORAGGIOSI”. MOTO PERPETUO SUL PALCO DEL PALASPORT DI ACIREALE

Voi Capitani Coraggiosi …Noi Siciliani Calorosi!!! Gianni Morandi e Claudio Baglioni insieme in tour. Loro si! …con una band imponente.
Un concerto superlativo, per loro il tempo si è fermato e noi siamo tornati indietro a sognare sulle loro note.20160311-DSC_0481 (Medium)

Dopo il clamoroso successo di settembre, nell’Arena Centrale del Foro Italico di Roma e delle due trionfali serate in diretta tv di ottobre, su RaiUno, l’Astronave guidata dai “Capitani Coraggiosi” – Claudio Baglioni e Gianni Morandi – è approdata ad Acireale, carica di tecnologia e buona musica.

Loro si che possono cantare insieme, scambiandosi la voce per i brani consacrati alla storia della musica, anche se Morandi ha dovuto insistere molto nel lanciare l’idea di questo spettacolo a due voci. Indubbiamente le analogie dei due alla vita e alla musica, dai tempi lontani – sin dal ‘69, ha permesso di far funzionare il progetto, insieme ad una band imponente.20160310-DSC_0324 (Medium)

Si racconta che nel marzo 2015 Claudio e Gianni si videro sui colli bolognesi per parlare finalmente di un progetto musicale insieme. Galeotto FB “6 marzo. Oggi è venuto a trovarmi il mio amico Claudio, abbiamo passato un paio d’ore insieme parlando di musica e raccontandoci le nostre esperienze..”.

E Claudio sempre su FB lo aveva ringraziato: “È un cantante eucaristico, nel senso che è abituato a donarsi al pubblico senza nessun filtro”. Ma sul palco sono sempre rose? Qualche screzio alla Bartali e Coppi ma alla fine il repertorio è stato diviso equamente –“Lui già da solo fa live di tre ore e dieci, figuriamoci con me, – scherzava nella presentazione del tour Morandi – e ci sarà un momento affidato all’improvvisazione, diverso sera dopo sera, durante il quale si presenteranno sul palco accompagnati solo dalle loro chitarre”. È così è stato, compreso il contributo a Dalla.20160311-DSC_0483 (Medium)

Una macchina organizzativa perfetta per l’esecuzione di uno spettacolo gioco-forza per le voci di Claudio e Gianni. Tre ore di canzoni tutte d’un fiato e tutte da cantare per un tuffo dentro la musica italiana e che racchiude cinquant’anni di storia che emoziona, unisce, commuove.
Sono 47 i brani presentati al pubblico, 6 dei quali inseriti in un coinvolgente medley che ha fatto ballare tutti, nelle gradinate e sul parterre. Non è mancata la sorpresa di un Morandi che anticipa l’entrata in scena con un siparietto in mezzo alla gente.

Il tour “Capitani coraggiosi” è una maratona tra novità tecnologiche e cavalli di battaglia. Un megapalco che impegna pienamente un lato del Palasport, sormontato da schermi posizionati a scalare,  dall’alto e per tutto il palco, dove venivano proiettate scene multimediali e tridimensionali che rafforzavano l’impatto musicale del duo e dei musicisti posizionati strategicamente in multilivelli.

20160310-DSC_0374 (Medium)Lo Show sembra un megagalattico juke-box  dove i movimenti di tutti i partecipanti serve a creare e a colorare ogni brano, con un poderoso sistema di illuminazione, parte integrante delle musiche e della scenografia multimediale.

SoundcheckEcco un po’ di notizie tecniche che meritano essere ricordate
Service Audio/Video: Agorà

Fonico di sala: Maurizio Nicotra – Fonico monitor: Remo Scafati

Impianto audio: L-Acoustics K1 + K2 – Amplificatori: L-Acoustics LA8

Monitor: IEM Sennheiser

Mixer di sala: DiGiCo SD7 – Mixer monitor: DiGiCo SD7

Service luci: Agorà – Lighting designer: Carlo Pastore

Impianto luci: Clay Paky / Martin

Console luci: MA Lighting grandMA2 Light
(grazie a Freddi D’Agata Arte Sicilia)

20160310-DSC_0397 (Medium)Tutto questo per la spettacolarizzare con arrangiamenti esaltati dalla presenza di un gruppo di 21 polistrumentisti di grande profilo, selezionati in prevalenza tra quelli del team Baglioni a cui è stata affidata la direzione musicale e gli arrangiamenti dello show. Ottimi musicisti fra cui Paolo Gianolio (chitarra e arrangiatore storico di Baglioni), Mario Guarini (basso), Roberto Pagani (tastiere), Stefano Pisetta (chitarra e batteria), Marco Rinalduzzi (chitarra e arrangiamenti), Elio Rivagli (batteria), Pio Spiriti (violino), Aidan Zammit (voce e tastiere) oltre ad un’ampia sezione vocale – il gruppo coristico degli Art of Voice Musica – (Frankie Lovecchio, Serena Caporale, Rossella Ruini, Claudia Arvati e Serena Bagozzi), di fiati (quattro) e archi (quattro). Caratterizzava lo scenario la presenza di due batteristi, ai lati alti del megapalco, tre tastiere in posizione triangolare e con un musico-factotum di palco, due chitarristi leader e il bassista in cima alla piramide musicale.20160311-DSC_0507 (Medium)

Sul palco due classici strumenti mi affascinano e mi attraggono, un piano e un contrabbasso, – fotografati dai miei occhi – per simboleggiare come sono i due eroi della storia della musica. Il pianoforte a coda rappresenta un Baglioni, apparentemente serio e riservato, re del pop italiano per eccellenza.
20160311-DSC_0419 (Medium)Al Morandi trascinatore di folle, spetta il contrabbasso, strumento che Gianni aveva ripreso negli anni ’70, nel suo periodo oscuro che lo aveva allontanato dalle scene. Morandi nel ’75 aveva pubblicato “Il mondo di frutta candita”, un disco particolare, e per questo sottovalutato,  con la coppia Ivano Fossati e Oscar Prudente, e nel mentre frequentava il conservatorio di Santa Cecilia, per conseguire il diploma in contrabbasso.

Interessanti e ben studiati le posizioni e le movimentazioni della band e dei coristi. Piacevolissima la piece corale in Poster, con tutti schierati a costituire una forza d’urto sinfonica. Piena d’effetto la Noi No di Baglioni, come ben studiata tecnicamente l’interpretazione in duo di Si può dare di più (del trio sanremese Morandi, Ruggeri, Tozzi, vincitore nell’anno ‘87).Acireale

Anche se ‘Scende la pioggia’, Piazza del Duomo ad Acireale è ugualmente bella…”, il saluto di Morandi alla città etnea – “La prima volta che sono venuto ad Acireale, avevo 19 anni, non c’era l’autostrada Catania-Messina e si faceva la SS 114. A quei tempi cantavo ‘Ho chiuso le finestre’…”.

E Baglioni aveva poetizzato il suo arrivo in Sicilia già dall’aereo.

BaglioniGià si sente da qui l’odore del mare.

La scia del salino che penetra l’aria

in un gusto di fresco e aspro limone

e l’aroma del finocchio selvatico.

Eppure sono ancora seduto in aereo

e punto con gli occhi le nubi in corteo

che sostano placide mentre passiamo

per scendere giù verso sud.

I sensi possiedono una loro memoria

e percezione di quel che non è.

Si accendono all’improvviso

e nel chimico arcano delle profondità

 come il vulcano che domina alto

          tutta la costa orientale

                                                              e che dev’essere proprio qua sotto

                                                           celato alla vista da una spumosa foschia.

                                                            Ma i profumi e i sapori arrivano eccome.

                                                                       E come, rimane un mistero.

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Le date di Acireale, prodotte da F&P Group, sono state organizzate da Giuseppe Rapisarda Management, ed arricchiscono un cartellone di grandi eventi previsti al Palasport, dando lustro alla grande importanza che ricopre l’impianto siciliano nel panorama musicale italiano. 20160311-DSC_0473 (Medium)

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