Aumentati i Tumori del Cervello da Cellulari e Wi-Fi

  • Testa e cervello, «da onde e cellulari +200% casi di tumori, meglio il cavo e la fibra ottica». 

Torna l’allarme per i tumori che potrebbero essere causati dall’esposizione alle onde elettromagnetiche del cellulare, soprattutto nel lungo periodo. A riaprire uno degli interrogativi che da anni coinvolge ricerche da tutte le parti del mondo, è stato un uomo che, dopo un uso prolungato del telefono, 7 ore al giorno per 20 anni, senza l’uso di auricolari, si è ammalato di un cancro al cervello. Il caso in questione viene preso in esame dall’Osservatorio sui tumori professionali della procura di Torino, che ha aperto un’inchiesta e ha fatto partire le perizie.

Wi-fi e microonde giù, avanti con fibra ottica e cavo. È questa l’opinione di Livio Giuliani, portavoce dall’International Commission for Electromagnetic Safety (Icems) che in polemica contro la modifica prevista dal recente ‘decreto sviluppo’ ora all’esame del Senato dei limiti attuali per misurare i campi elettromagnetici spiega: “Studi internazionali hanno dimostrato un aumento anche del 200% dei casi di tumore alla testa e in particolare al cervello, come il glioma, legato all’esposizione alle microonde del telefonino“.

La nuova legge prevederebbe il passaggio delle rilevazioni dalla durata attuale di 6 minuti alle 24 ore proposte nell’articolo 14.

 Questo, secondo gli esperti dell’Icems, favorirebbe una tolleranza di picchi diurni quando è maggiore il numero di utenti attivi, fino a 18-20 volt per metro, cioè anche tre volte superiori a quelli attuali”.  

E così 30 scienziati, medici e ricercatori, tra i quali i partecipanti al convegno ‘Campi elettromagnetici e salute: c’è il rischio di un disastro ambientale con il decreto crescita?‘ organizzato a Roma dall’Icems, dall’università di Roma Tre e dall’ateneo della Tuscia, con la collaborazione dell’Associazione malattie da intossicazione cronica e ambientale (Amica), hanno firmato un appello al governo affinché non modifichi quei limiti.    

 

L’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro nel maggio 2011 – spiega Giulianiha classificato i campi elettromagnetici di radiofrequenza come possibili cancerogeni di classe 2b, sulla base degli studi sui tumori indotti dai telefoni cellulari“.

 Secondo i firmatari della lettera, il decreto dovrebbe invece “promuovere la creazione e l’implementazione di reti via cavo e in fibra ottica che rappresentano a oggi l’unica tecnologia per la trasmissione di voci e dati efficiente e allo stesso tempo priva di controindicazioni per la salute“.

da Il Sole 24 ore – Salute 
 

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