Auguri a tutti i papà, anche a quelli affetti da “Sindrome di Calimero”!

19 marzo – Festa del Papà: attraverso un dettagliato sondaggio è emerso che molti padri sono affetti dalla inconfessabile “Sindrome di Calimero”. Vogliono essere coccolati oltreché avere maggiore considerazione in famiglia. Un excursus nel difficile rapporto genitoriale padri/figli…

Oggi 19 Marzo è San Giuseppe, la festa deI papà. Quindi auguri a tutti i papà!

Ma lo sapevate che otto padri su dieci soffrono della “sindrome di Calimero“?

Di cosa si tratta? Subito spiegato.

Si tratta di una specie di “sindrome del brutto anatroccolo“, dato che si sentono ignorati ed esclusi dal rapporto di simbiosi che lega i figli alla mamma e hanno l’impressione di essere trattati alla stregua di un Bancomat.

Sono alcuni spunti di riflessione che emergono da uno studio di Found!“, la prima digital strategy communication, realizzato in occasione della Festa del papà e condotto su circa 600 uomini con figli adolescenti, felici del loro ruolo di genitori. Lo studio è basato sul monitoraggio dei principali social network, blog, forum e community dedicate, per capire quali sono i rapporti che legano i papà alla famiglia e ai figli, tra aspettative, gioie e dolori.I dati raccolti questo riportano: per il 54% dei padri il momento in cui hanno saputo che sarebbero diventati padri è indissolubilmente legato ad una enorme gioia, anzi, per moltissimi è di fatto il momento più bello della propria vita. Non solo, molti (65%) ammettono che, dopo la paternità, la loro vita è cambiata, anche se non come avevano pensato. Ma il 61% si sarebbe aspettato più complicità con la propria compagna, così come la gioia di condividere momenti importanti legati alla crescita dei figli (51%). Il 39%, poi, già pensava alla solidarietà e alla complicità che avrebbe saputo creare con i figli.

La situazione reale, però, sembra essere un po’ diversa: si lamentano di essere esclusi dal rapporto privilegiato che lega le mamme ai figli il 26% dei padri, il21% si sentono ignorati, il 37% tenuti a distanza  e considerati solo in certe situazioni, il 34% trattato alla stregua di mero Bancomat. Ben il 45%, invece, si rammarica poi di vedere messe da parte le proprie esigenze, anche se sarebbe sufficiente una maggiore condivisione in famiglia, al fine di riscoprire la gioia provata all’annuncio di essere in procinto di diventare papà.

Per celebrare la loro festa, i papà d’Italia sognano soprattutto di farsi coccolare e viziare un po’ (41% del campione), magari ricevere un regalo che li faccia sentire al centro dei pensieri dei propri familiari. Ma attenzione: non va bene un “regalo seriale”, disdegnato dal 64% del campione e sono al bando anche gli oggetti utili (55%). Avete capito bene, perché i papà desiderano qualcosa che sia legato a una passione o ai loro hobby o – ancora meglio – qualcosa da “godere insieme” (61%) con tutta la famiglia.

Lo psichiatra Michele Cucchi, direttore sanitario del Centro medico Santagostino di Milano, spiega che ‘Essere papà, oggi, è difficile più che mai, soprattutto nel trovare il modo di conciliare il lavoro con la famiglia. É un’alchimia e spesso ne risente il proprio equilibrio interiore’. Spiega l’esperto che il papà vive una genitorialità differente dalla mamma, meno legata alla fisicità e alla quotidianità, ma non per questo è da considerarsi meno intensa. Influisce anche un retaggio culturale sul rapporto padre/figli, che li pone su una posizione un po’ più distaccata rispetto a quella delle madri, le quali sviluppano un rapporto/confronto con i figli più diretto, nel quale i padri entrano spesso con il mero ruolo di supporto delle mogli. Eppure, continua l’esperto, ‘troppo spesso i papà lottano come in un film muto, senza dare voce al proprio dissidio interiore, con la fatica di trovare un modo per gestire tutto e tutti. La parità di ruoli potrebbe essere interpretata come la possibilità di schierarsi in prima linea, inserendosi nella routine dei bisogni e delle mansioni, libero di mostrarsi fragile e spaventato. Genitori si diventa ad un certo punto, ma fare il papà e la mamma lo si impara con l’esperienza’.

Comunque sia…Auguri a tutti i Papà…ovunque essi si trovino!

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