Aspettando… il 2° Meeting della Comunicazione radiofonica

 Venerdì prossimo 17 APRILE alle ore 17, a Viagrande studios. Dopo l’eco della prima edizione svoltasi lo scorso 7 Novembre,  il secondo incontro, promette di offrire sempre maggiori spunti di discussione per una radio. Abbiamo sentito uno dei dj storici catanesi, Nello Failla 

Qualcuno dice che io sono pessimista nei confronti della radio. La verità è che ho previsto la sua completa sparizione. Confido infatti che tutte quelle brave persone che oggi si divertono ad ascoltarla, riusciranno a trovare quanto prima un passatempo più intelligente”. Herbert George Wells,  scrittore inglese che visse a cavallo fra il 1800 e il 1900, nonché autore di questa frase poco sibillina, non è stato di certo, un uomo molto lungimirante, e probabilmente si rivolterebbe nella tomba se solo potesse vedere la diffusione che la radio ha avuto in questi anni, se a distanza di oltre un secolo dalla sua invenzione, siamo ancora qui a parlarne vuol dire che il tizio non ne capiva poi molto. Essa, infatti,è riuscita a sopravvivere alle previsioni catastrofiche di Wells ( e meno male diremmo noi) perché altrimenti come potremmo parlare del  II MEETING DELLA COMUNICAZIONE  RADIOFONICA che si terrà a Viagrande, negli omonimi STUDIOS Venerdì prossimo 17 APRILE alle ore 17. Dopo l’eco della prima edizione svoltasi lo scorso 7 Novembre,  il secondo incontro, promette di offrire sempre maggiori spunti di discussione per una radio che s’interroga sul futuro, che riflette su se stessa e prova a trovare risposte e forme nuove di comunicazione con il pubblico.  Un approccio privilegiato in cui le vecchie glorie con il loro grande bagaglio di esperienze nel settore, incontreranno le nuove leve desiderose di carpire i segreti e i funzionamenti di questo  grande mondo.

La radio tocca tutti intimamente e personalmente: il suo aspetto immediato è un’esperienza privata”,  questa affermazione di Marshall Mc Luhan  viene condivisa, più o meno consapevolmente, da tutti coloro, che giornalmente per un motivo o per un altro, entrano in contatto con questo strumento. Essa è uno dei mezzi di comunicazione di massa più diffusi , la si ascolta dappertutto, in macchina, in casa, in ufficio, è l’amica che ci fa compagnia in modo discreto, è la voglia di informazione, è il bisogno di evadere oppure, quello  di approfondire, è il desiderio di ascoltare musica, insomma, i motivi per i quali ognuno di noi accende la radio sono molteplici e tutti personali .

 Essa è lo specchio fedele di una società in continua evoluzione che cerca di adattarsi ai nuovi metodi di comunicazione nati con l’avvento dei network e che persevera nel suo cammino, nonostante la crisi economica e la difficoltà di reperire i fondi.

Il modo di fare radio è cambiato nel corso degli anni, lo sa Nello Failla che nella radio ci è nato e cresciuto visto che quest’anno festeggia i suoi 40 anni di attività, cominciò, infatti, nel lontano 1975 con un programma di richieste,  dopo qualche esperienza in altre emittenti, in seguito, approda a Radio Marte che a quei tempi era la più importante della Sicilia, ma è con i mitici “notturni” di Radio Luna e precisamente con la trasmissione “The dark side of the moon” trasmissione seguitissima in quegli anni, che consolidò maggiormente la sua professionalità e l’amicizia con  Ubaldo Ferrini,  uno dei conduttori storici del programma  insieme allo stesso Failla ad Alberto Distefano, Alessandro Di Mercurio e altri.

In quegli anni però, il gruppo di dj catanesi, per cui le fan facevano la fila davanti alle radio (così mi dice Nello, ndr) era abbastanza nutrito, c’erano:  Ettore Tortorici, Romano Mascali, Enzo Motta, Maurizio Guzzetta, Antonello Zitelli, Salvo Giuffrida, Antonio Blanco, Alfio Vinci tanto per citarne qualcuno.

 Quando Nello parla della radio di quegli anni, la voce assume un tono quasi malinconico, il rimpianto per quei tempi è evidente e così non posso fare a meno di chiedergli:

Cosa vuol dire fare radio oggi, rispetto a come l’hai fatta tu negli anni 80 ?

Il cambiamento è stato radicale, adesso si comunica con il pubblico tramite sms e mail e tutto questo non mi piace poiché si è spersonalizzato il rapporto con la gente. Noi avevamo un telefono fisso e una porta aperta e nonostante la scarsità di mezzi, rispetto a quelli odierni, la gente veniva a trovarci, ci chiamava al telefono e interagiva con noi in modo diretto e anche per questo motivo, ci siamo  molto divertiti a fare radio. In tutte le scuole, la mattina si parlava di noi.  Non so se oggi accade lo stesso …”

Con la crisi economica in atto, oramai da anni, è diventato particolarmente difficile trovare degli sponsor disposti a credere e a scommettere su nuovi progetti, cosa consiglieresti agli addetti ai lavori per riportare soldi e fiducia nelle emittenti radiofoniche?

Di sicuro, bisognerebbe puntare su una maggiore professionalità, non ci si improvvisa speaker o autori  di programmi dall’oggi al domani. Quando il “prodotto” funziona, sono gli sponsor che ti vengono a cercare, almeno a noi, succedeva così. E’ anche vero, però, che i tempi erano altri, adesso è possibile trovare visibilità in diversi modi, specie in rete. Non solo, ma attualmente, per accaparrarsi maggiore pubblicità, si sta procedendo ad una sorta di corsa al ribasso e se dovesse continuare così, arriveremmo ad un punto in cui nessuno potrà più guadagnarci, visto che la crisi ha costretto gli editori a dimezzare i prezzi per gli spazi pubblicitari“.

Cosa ne pensi delle web-radio?

Secondo me, hanno grosse potenzialità se saranno accessibili al grande pubblico, altrimenti, le vedo messe male. In America, per esempio, vendono già le autoradio con la possibilità di connettersi“. 

Questi ed altri, sicuramente, saranno i temi che si cercherà di approfondire in questo II MEETING DELLA COMUNICAZIONE RADIOFONICA, per quel giorno, addetti  ai lavori e non, avranno l’opportunità di confrontarsi sull’argomento. L’occasione è sicuramente irrinunciabile anche per i semplici curiosi e gli appassionati al tema, infatti avremo modo di vedere riuniti molti mostri sacri della radiofonia siciliana e non solo. Per una volta si metteranno da parte rivalità e competizione e si agirà per un fine più nobile, ossia il miglioramento della radio in genere. Spetterà ai padroni di casa: ossia Ubaldo Ferrini e Paola Quattrocchi, fare da moderatori e gestire l’arena e il dibattito che sono certa, sarà particolarmente acceso per la passione e l’interesse che animano i partecipanti, nello stesso tempo però, sarà arricchente per la diversità di opinioni presenti nell’auditorium. Il primo meeting non me lo sono perso, nonostante l’allerta meteo, a maggior ragione sarò presente anche  al secondo che gode dei favori della Primavera e consiglio anche a voi di non perderlo, ne vedremo  e ne sentiremo delle belle! Ne sono certa!

 

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