Allestimento in corso per la mostra di Julio Larraz alla Fondazione Puglisi Cosentino

ARTE: allestimento in corso per la mostra di Julio Larraz alla Fondazione Puglisi Cosentino. Dai Caraibi al Mediterraneo, un Ulisside in Sicilia con “Del mare, dell’aria e di altre storie”. Da sabato 8 marzo aperta al pubblico. 

  CATANIA, 6 marzo 2014 – E’ in corso in queste ore, nelle sale della Fondazione Puglisi Cosentino di Catania, l’allestimento di “Del mare, dell’aria e di altre storie” (8 marzo > 8 giugno 2014) personale di Julio Larraz, pittore cubano tra i più poliedrici del contesto internazionale. A seguire i lavori è la gallerista Riccarda Contini in collaborazione con lo staff di Civita Sicilia.

 La mostra, promossa e curata dalla Fondazione Roma – Mediterraneo, è organizzata da Civita Sicilia in collaborazione con la Galleria Contini di Venezia e Cortina d’Ampezzo e sarà aperta al pubblico con ingresso gratuito dalle ore 10 di sabato 8 marzo inaugurando così la stagione artistica primaverile della città di Catania. La curatela è affidata al critico Luca Beatrice che, nel saggio in catalogo, scrive “Se dovessi paragonare la figura di Julio Larraz a quella di un eroe, l’alter ego dell’artista sarebbe sicuramente Ulisse. Isolano e global trotter, il pittore insegue la curiosità del viaggio pur preservando la malinconia e il desiderio del ritorno”.

Figlio di un giornalista ed editore, dopo un’intensa attività di illustratore e vignettista per i maggiori quotidiani statunitensi, Julio Larraz – che è atteso in queste ore a Catania – è nato nel 1944 a L’Havana (Cuba). Si è imposto all’attenzione della critica fin dai primi anni ’70 con opere che raccontano un mondo ricco di sensazioni e di atmosfere.

Narrativo senza mai essere letterario, Larraz sembra procedere per cicli visivi e concettuali in cui affronta argomenti a lui cari, che vanno dall’allegoria del potere alla bellezza femminile, da un erotismo languido e suadente alla citazione cinematografica, dalla politica all’umorismo, dal ritratto al dominio del mare, motivo per lui dominante in un arcipelago pittorico fondato su mille isole che parlano di viaggi e ritorni, addii e ritrovamenti. Insomma, un artista dal gusto romantico, dove l’elemento autobiografico si incontra con l’ambizione di parlare una lingua universale e globale.

 La mostra presenta un centinaio di opere del maestro, in un itinerario temporale che parte dal 1975 – dipinti come “The Giant” e “Finisterre” – seguendone gli sviluppi per i vari decenni – gli anni ’80 (“El padre de la Patria Nueva”, “The fall of Icarus”, “Lost a Sea”), gli anni ’90 (“Hunters in the Snow”, “Cape Laplace”, “Tuscan Morning”, “Impact”) – fino ai tempi più recenti con una serie di dipinti inediti realizzati appositamente per la mostra (come a “A rendezvous with Homer”, ispirato all’idea di pittura come narrazione visiva legata sia alla tradizione orale che alla parola scritta). Viaggiando nella pittura di Larraz ci si accorge che l’artista non crede nel concetto di evoluzione, e spesso a distanza di tempo, sceglie di riprendere dei soggetti già affrontati in passato modificandoli con uno sguardo nuovo, talora più acuto e ironico, in altri casi più nostalgico e drammatico. Né va dimenticata la scultura in bronzo, tecnica “scoperta” e portata avanti dal 2007.

Abbiamo scelto di portare un artista come il cubano Julio Larraz a Catania perché le sue opere, a volte realistiche, a volte di sapore onirico, mostrano in gran parte il suo legame con il mare, che non è, in questo caso, il Mediterraneo, bensì l’Oceano Atlantico da una parte e il Mar dei Caraibi dall’altra, ma è comunque un bacino aperto che ispira il viaggio, l’apertura verso l’ignoto, il mistero dell’immenso e dell’inafferrabile, l’immaginazione”, spiega il Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele, Presidente della Fondazione Roma-Mediterraneo. “Isolano come il sottoscritto, Larraz ha iniziato la sua carriera a metà degli anni ‘60 realizzando caricature di uomini politici per le maggiori testate giornalistiche statunitensi, fino a convertirsi completamente alla pittura a fine decennio. La sua arte ha coniugato dunque una tendenza dissacratoria del potere temporale, molto attuale, con l’innato gusto romantico e un po’ rétro della rappresentazione di realtà e fantasia, di paesaggio e sogno. Il tutto con un tratto pulito e un uso carezzevole del colore che lo rende, a mio avviso, immediatamente attraente per il pubblico”.

Attualmente Larraz vive a Miami, in Florida. E’ rappresentato in Europa dalla Galleria Contini. Tra le sue ultime mostre si segnala l’antologica del 2012 presso il Complesso Monumentale del Vittoriano a Roma.

Il catalogo della mostra è edito da Peruzzo Editore  con il testo critico di Luca Beatrice.

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