Caravaggio e’ sicuramente uno dei personaggi piu’ affascinanti e tormentati della storia dell’arte.
Il racconto della sua vita assume piu’ i toni di un drammatico romanzo di avventura che di una biografia di un artista.
Ed e’ proprio la vicenda umana del Merisi ad essere al centro di “Caravaggio Immersive”.
Avvalendosi delle tecnologie multimediali i curatori hanno ricostruito il tormento e le ossessioni del suo animo che poi si riverberava nei suoi dipinti dandogli quel tratto cupo e inconfondibile.
L’ossessione per la morte, l’irrequietezza e la fragilita’ del suo animo emergono nel percorso multimediale qui mostrato, restituendoci il Caravaggio uomo negli ultimi anni della sua esistenza.
E’ stato usato un taglio cinematografico della mostra per attrarre anche i giovanissimi alla conoscenza di questo grande artista il quale ricordiamo fu il primo ad usare le tecniche oggi in uso nella moderna fotografia e cinematografia come la attenta disposizione delle luci e l’uso di pannelli riflettenti per creare il set dei suoi capolavori come ci ha confessato il direttore artistico della mostra Roberto Pante’.
Il viaggio del visitatore inizia con la “stanza dei tesori” 14 dipinti degli suoi allievi (Preti, Novelli, De Ribera, Storner, Minniti) e continua con una sala dove un ologramma di Caravaggio in persona ripercorre le vicende personali dell’artista e attraverso le sue opere anche i suoi ultimi anni di vita, dalla fuga da Roma ai suoi anni in Sicilia alla sua morte.
In alcuni monitor sono anche mostrate le opere piu’ importanti del Caravaggio appartenenenti ai diversi periodi con il plus che le opere si animano in piccoli movimenti e i fasci di luce si muovono sui soggetti .
Altra area e’ dedicata alla sua capacita’ di comporre la scene dei suoi dipinti con la ricostruzione di una locanda seicentesca per raccontare i luoghi e i volti da cui Caravaggio traeva ispirazione per i suoi lavori.
Ultima area dedicata alle sue condanne che lo porteranno alla fuga verso la Sicilia e verso Malta.
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