Appining: quando la tecnologia supera la timidezza

Arriva una nuova app che rivoluzionerà il sistema delle presentazioni dirette

 In un’ epoca in cui le comunicazioni avvenivano tramite posta, raccomandata, piccioni viaggiatori, in cui tutto era celato e discreto, in cui i matrimoni combinati erano l’unico modo per relazionarsi e, i corteggiamenti maschili ancora funzionali, era impensabile conoscersi attraverso un computer ed una chat che fungesse da scenario a nuovi incontri e nuove relazioni.  In una società in cui la tecnologia ha preso il sopravvento e in cui Facebook, Whatsapp, Messenger formano lo scenario e servono per instaurare amicizie e nuovi amori, quindi, non è assolutamente sorprendente l’arrivo di una nuova app:  Appining. Questa nuova, originale e proficua applicazione, inventata da un ingegnere italiano, permette di mettere in contatto le persone che nutrono un reciproco interesse al primo sguardo.

Quante di voi mentre passeggiate con la propria amica, mamma o zia, incrociate lo sguardo di un aitante sconosciuto e mentre sfoggiate il più bianco dei sorrisi e vi domandate quali luoghi frequenta, sperate che anche lui abbia provato le stesse sensazioni? La nuova applicazione risolve il problema: abbatte le barriere della timidezza. E’ possibile, infatti, cercare il profilo virtuale dello sventurato nel raggio di 2 km dalla zona in cui ci si trova.
Permette di inviare un messaggio e il destinatario potrà rispondere solo se, registrato anch’esso,  indovinerà il mittente attraverso i profili virtuali suggeriti.
Tutto rimane nell’anonimato e i messaggi cancellati automaticamente entro 24 ore qualora la comunicazione non dovesse avviarsi. La tecnologia avanza e il “timidone“, colpito da un improvviso impulso di conoscenza, potrà decidere di inviare “una bomba”: un messaggio a tutti i contatti presenti in zona.
E se questo nuovo metodo sostituirà anche l’ultimo barlume di comunicazione diretta rimasta? Noi, intanto, restiamo fedeli allo scambio di mani e alle presentazioni dirette.

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