Aperto il testamento di Mandela

È stato aperto il testamento di Nelson Mandela, a beneficiare del lascito mogli, figli e nipoti, ma anche l’ANC e la scuola sudafricana

Il “tesoro” di cui i Mandela si sono dati battaglia sin da prima che Madiba morisse, finalmente è stato aperto lunedì 3 gennaio a Johannesburg dall’esecutore testamentario Dikgang Moseneke. Il documento ha deluso alcuni ma ha fatto felici molti altri. Madiba ha lasciato più o meno a 46 milioni di rand – circa tre milioni di euro – in moneta sonante più le royalties delle sue pubblicazioni, come ad esempio l’autobiografia “Long Walk to freedom”.

La metà del lascito è andato alla terza moglie Graça Machel, che ha 90 giorni di tempo per decidere se rinunciarvi o tenerlo; per i due figli avuti con la seconda moglie Winnifred Nomzamo Mandikizela e relativa progenie, così come per i due figli avuti dalla prima moglie, Everlyne, Mandela ha costituito il “The Nelson Mandela Family Trust“, un fondo fiduciario di circa 1,5 milioni di rand in cui andranno a confluire i diritti d’autore di libri e film sulla vita dell’ex presidente del Sudafrica. Ai figli sono stati inoltre cancellati i debiti con il padre di circa 300mila dollari. Mandela si è anche ricordato dei figli della terza moglie avuti con il precedente marito, il deceduto presidente del Mozambico Samora Machel, e addirittura dei sei avuti da Machel con le precedenti mogli.

Dal dieci al trenta per cento delle royalties derivate dalle varie biografie, andranno all‘African National Congress – il partito politico dell’ex presidente – che il comitato userà per diffondere la vera e più sincera eredità di Mandela: le informazioni politiche del movimento dal 1912 in poi, con un riguardo particolare dedicato ai principi di riconciliazione dei sudafricani.

Altri lasciti sono andati ad amici, ai collaboratori più stretti e soprattutto alle scuole e alle università frequentate da Mandela: la Fort Hare, l’università di Witwatersrand, la scuola di Qunu, la Clarkebury High School e la Healdtown Comprehensive High School con delle donazioni da 100mila rand ciascuna per favorire l’istituzione di borse di studio. Alla tenuta di famiglia di Qunu, il villaggio natio di Madiba, in particolare, è stata assegnata una voce in capitolo del ‘family trust‘ con una sola raccomandazione: “affinché sia usata dalla mia famiglia in perpetuo, per preservare l’unità della famiglia Mandela”.

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