Anniversario del poeta romantico John Keats

Il 23 febbraio 182o muore all’età di 26 anni, ma da allora è iniziata per lui “un’esistenza postuma”, un’eternità che solo ai Poeti è riservata perché la bellezza e la verità sono immortali.

Ricorre oggi l’anniversario di morte del poeta inglese John Keats, monumento immortale della poesia romantica. Come non apprezzare la perfezione dello stile dei suoi versi e il grande potere evocativo della sua parola? La riflessione sulla bellezza e  la preziosità sensuale delle immagini, la musicalità dei versi, la sobrietà del linguaggio, l’esaltazione dell’immaginazione  e del sentimento sono alcuni degli elementi che hanno reso unica la sua produzione poetica ancora oggi, a quasi due secoli dalla data della sua morte.

Nato nel 1795 a Londra, vive la sua infanzia nella tenuta di Finsbury insieme ai suoi quattro fratelli, di cui è il maggiore e verso i quali, soprattutto nei confronti del fratellino Tom, è molto protettivo. Sappiamo poco di questa prima fase della sua vita, ma nei ricordi di amici e conoscenti emerge il ritratto di un bambino dal bel viso delicato, forse ereditato dalla madre, e dal carattere emotivo e rissoso.

Nel 1803 si iscrive alla scuola del Reverendo Clarke a Enfields insieme al fratellino George e sarà proprio l’insegnamento del figlio di Clarke, Charles, ad iniziarlo alla letteratura. La morte del padre stravolgerà la vita dei figli, soprattutto di John, che vivrà in ristrettezze economiche fino alla fine dei suoi giorni. Dietro suggerimento del reverendo Clarke, John inizia nel 1811  i suoi studi come apprendista medico e farmacista e nel 1815 entra come studente al Guy’s Hospital nella periferia di Londra.

La passione per la poesia però non può che prorompere con tutta la sua forza e farsi spazio nella sua vita che sembra avere preso però un’altra direzione. John, infatti,  sembra essere ben avviato nella sua carriera di medico, ma contemporaneamente, comincia a scrivere i suoi primi versi per il periodico politico letterario “L’Examiner” sul quale appare il 5 maggio 1816 la sua prima poesia, “O Solitude”. Ben presto viene notato per il suo straordinario talento e viene citato dal suo amico Leigh Hunt come giovane promessa nel mondo delle lettere.

Nel 1817  compone  “L’ Ode su un’ urna greca”, componimento chiave nella sua produzione poetica, dopo avere visto i marmi del Partenone al British Museum.

Il 3 Marzo esce la prima raccolta poetica di Keats, “Poems”, dopo la quale il poeta deciderà definitivamente di dedicarsi interamente alla poesia.

L’anno successivo il nostro conoscerà anche il grande amore, nonché  la sua musa ispiratrice, Fanny Brawne, vicenda ben descritta in “Bright star”, film diretto da Jane Campion nel 2009.

Sono gli anni dei suoi grandi capolavori, come L’Endimione e conoscerà i suoi migliori amici come il fedele Severn che l’accompagneranno fino alla morte.

Ma la sua poesia non è bene accolta dalla critica contemporanea e sulla rivista letteraria “Blackwood” inizia una campagna denigratoria a suo danno che però non lo distolgono dal continuare a scrivere altri componimenti come l’ Iperone e tutte le altre grandi Odi (“To Psyche”, “On Melancholy”, “To a Nightingale” e “To Autumn”) che lo faranno entrare nell’ Olimpo delle Muse.

Nel febbraio del 1820  si manifesta la tubercolosi che lentamente lo consumerà conducendolo alla morte l’anno successivo.

Aveva 26 anni quando morì ma da allora è iniziata per lui “un’esistenza postuma”, un’eternità che solo ai Poeti è riservata perché la bellezza e la verità sono immortali.

 

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