“Anime nere” è l’ ‘asso piglia tutto’ ai David di Donatello, ma il mattatore della serata è Tarantino

“Nove statuette per il film di Francesco Munzi che sbanca ai David 2015”.

Nove statuette, tra cui tre importanti: film, regia e sceneggiatura, per  “Anime Nere”, il film di Munzi che è un viaggio nel cuore della ‘ndrangheta, nel buco nero della Calabria, luogo stigmatizzato dagli esperti come uno dei centri più mafiosi d’Italia: Africo.

Un’ impresa, quindi, per Munzi, vincere con l’ingombrante presenza di Quentin Tarantino, che, alla consegna degli “Oscar” del cinema italiano, ha ricevuto una standing ovation. Tarantino, sulle note di ‘Pulp Fiction’ sale sul palco del Teatro Olimpico per ricevere due David del passato, Pulp fiction’ e ‘Django Unchained’, e mima anche un balletto.

Ma è Munzi che sbanca con nove statuette: miglior film, miglior regia, miglior sceneggiatura (Francesco Munzi, Fabrizio Ruggirello, Maurizio Braucci), miglior produttore (Cinemaundici e Babe Films, con Rai Cinema), migliore autore della fotografia (Vladan Radovic), miglior musicista (Giuliano Taviani), miglior canzone originale (“Anime nere” interpretata da Massimo De Lorenzo, musica e testi di Giuliano Taviani), miglior montatore (Cristiano Travaglioli) e miglior fonico di presa diretta (Stefano Campus).

«Anime Nere», storia di tre fratelli, figli di pastori, vicini alla ‘ndrangheta, e della loro anima scissa, è liberamente ispirato all’omonimo romanzo dello scrittore Gioacchino Criaco.

Ho girato nel paese che la letteratura giudiziaria e giornalistica stigmatizza come uno dei luoghi più mafiosi d’Italiaha dichiarato Munzi allo scorso festival del cinema di Venezia – uno dei centri nevralgici della ‘ndrangheta calabrese: Africo. Quando raccontavo che avrei voluto girare lì, tutti mi dissuadevano dal farlo: troppo difficile la materia, troppo inaccessibile, troppo pericoloso. Era un film impossibile. Ho chiesto allo scrittore di Anime Nere, da cui il film è liberamente tratto, Criaco, di aiutarmi.”

Dietro la netta distinzione fra il bene e il male, il film mostra un’altra realtà, quella fatta di affetti, amore e arcaicità. Ma c’è anche la realtà di Milano fatta di traffici e corruzione. Lungo la strada dei protagonisti ci sono trafficanti di droga, terroristi arabi, imprenditori, politici, con una mescolanza che testimonial’anima dell’Italia.

Il successo di «Anime Nere», partito dal Festival del cinema di Venezia, dove è stato il titolo più applaudito della Mostra, è proseguito nel mondo con risultati esaltanti con il titolo «Black Souls»; approdato di recente negli Usa, e in Inghilterra, è stato acclamato
dalla stampa come una vera rivelazione.

Il film è prodotto da Cinemaundici con Rai Cinema, coprodotto da Babe Films e distribuito in Italia da Good Films.


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