Alla Pizzigoni incontro tra piccoli pazienti, genitori, medici, insegnanti e trecento alunni dei vari istituti cittadini

Oltre duemila bambini siciliani con il diabete, la malattia spiegata a scuola con un fumetto

Il diabete giovanile (che in termini medici viene indicato come “diabete di tipo 1”) è una condizione patologico purtroppo in continuo incremento sotto il profilo dell’incidenza ma fortunatamente rivoluzionato nella prognosi grazie alla farmacologia che si avvale di prodotti terapeutici (e di una diagnostica) sempre più efficaci e duttili nel loro impiego. Oggi, infatti, un bambino che nasce appunto con il diabete a causa della incapacità assoluta del pancreas di produrre l’insulina naturale, vive regolarmente la propria esistenza né più né meno che come un normale soggetto: per una lunga e normale vita ma con la sola schiavitù delle iniezioni multiple giornaliere o con microinfusore e relativo monitoraggio della glicemia cui va aggiunta un’alimentazione adatta alla patologia. Assurdi e fuori da ogni logica pertanto i pregiudizi che resistono attorno a tali situazioni e che sfociano addirittura, in molti casi, nello stigma a causa di ataviche convinzioni e di una carente informazione. Ed è in ragione di tali motivi che occorre spiegare ai diabetici medesimi e ai soggetti “normali” nonché agli insegnanti di scuole di ogni ordine e grado (e principalmente a livello di prime classi) che cos’è, appunto, il diabete giovanile, indicare come convivere con questa condizione ma anche come favorire stili di vita corretti, che dovrebbero essere seguiti da tutti i bambini per allontanare oppure prevenire le future malattie legate a obesità e sedentarietà. E occorre illustrare a tutti come relazionarsi con un amico o con un compagnetto di scuola diabetico che conducendo una vita praticamente normale si avvia a crescere regolarmente, a diventare grande, a trovare un lavoro e a costruirsi una famiglia.

Orbene: sono proprio questi gli obiettivi che si prefiggono le campagne d’informazione e che sono per altro volte anche a prevenire quell’ ”accoppiata” di diabete e obesità che vede l’Italia, (e la Sicilia occupa i primissimi posti al riguardo) con il più alto tasso europeo di obesità infantile. E in tale contesto spicca la validità pratica di una iniziativa intrapresa dalla Lilly e dalla Disney  con la collaborazione della Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica e che dopo un giro attraverso i principali capoluoghi d’Italia a fatto  tappa a Catania con una giornata educazionale che si è svolta  alla Scuola Pizzigoni e che ha visto centinaia di bambini impegnati a seguire- con il supporto di medici specialisti in diabetologia pediatrica, di maestre e di  uno staff di  animatrici, un percorso ludico – didattico legato al nuovo fumetto Disney: con la composizione di un puzzle e la colorazione dei personaggi protagonisti ma soprattutto la lettura e il commento del fumetto.Coinvolti dalle associazioni dei pazienti alcuni bambini con diabete – sono 18.000 in tutta Italia, più quasi 2.000 nella sola Sicilia – che giocheranno insieme a tutti gli altri bimbi e, almeno per una giornata, si sentiranno  meno soli e diversi dai loro coetanei.La Campagna Sociale, dopo la tappa di Catania che ha trovato la piena disponibilità e collaborazione da parte dell’assessorato alla Pubblica Istruzione con a capo la dott. Valentina Scialfa Chinnici, si concluderà a Bari

Nella conferenza stampa preliminare l’iniziativa è stata illustrata e favorevolmente commentata (moderatore il dott. Giovanni Domina presidente della  Sala stampa nazionale di Milano) oltre che dalla stessa dottoressa Scialfa, dal prof. Riccardo Vigneri docente di Endocrinologia, dalla prof. Manuela Caruso direttrice del reparto di Endocrinologia pediatrica dell’azienda ospedaliera Ove-Policlinico, dal dott. Alfonso La Loggia responsabile dell’unità operativa Diabetologia dell’Età evolutiva dell’asl di Caltanissetta, dalla dott. Donatella Lo Presti dirigente medico e coordinatrice  del servizio di Diabetologia pediatrica e del Centro di Endocrinologia pediatrica del Policlinico-Ove, dal dott. Bruno Azzaro dell’Agd Italia (Coordinamento tra le associazioni Giovani diabetici) oltre che dalla preside della Pizziconi dott. Giuffrida, dalla sociologa dott. Margherita Matalone funzionario responsabile dell’ufficio prevenzione e educazione alla salute  dell’assessorato P.I. di Catania, dalla dott. Anna D’Agata responsabile regionale  dell’Agdi e da genitori di bambini diabetici.

E’ stato sottolineato come il fumetto sulla salute “Coco e la festa di Pippo” impiegato per l’occasione rappresenta uno strumento pratico e innovativo volto a far capire che i bambini con diabete sono uguali agli altri,che l’eccesso di cibo fa male a tutti così come fa bene a tutti l’attività sportiva. Essa infatti riduce solitudine e emarginazione dei bambini diabetici, migliora la comunicazione e la gestione della malattia permettendo di abbassare l’età di autogestione del bambino con diabete migliorandone la qualità di vita e rassicurando genitori e insegnanti. La campagna che è in corso, infine, invita i ragazzi a non avere vergogna della propria condizione diabetica e contribuisce a migliorare la conoscenza del problema e a scovare eventuali piccoli diabetici il cui stato non è noto ai genitori. Con tutti i rischi del caso.

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