ALBERTO ASERO E “POLVERE DI STELLE”, GRANDE APPUNTAMENTO CON IL JAZZ A VILLA ITRIA

L’Auditorium, sala grande, del Grand Hotel Villa Itria, di Viagrande, alle porte di Catania, il 24 marzo 2018, ha assorbito ancora una volta il bellissimo suono che è stato creato dai vari partecipanti che si sono succeduti sul palco, per un nuovo evento voluto e creato da Alberto Asero, con la magica complicità musicale del Maestro Daniel Zappa, al secolo Daniele Zappalà. 

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L’Auditorium, sala grande, del Grand Hotel Villa Itria, di Viagrande, alle porte di Catania, il 24 marzo 2018, ha assorbito ancora una volta il bellissimo suono che è stato creato dai vari partecipanti che si sono succeduti sul palco, per un nuovo evento voluto e creato da Alberto Asero, con la magica complicità musicale del Maestro Daniel Zappa, al secolo Daniele Zappalà.
L’evento è targato, in ogni caso, “Grandi Eventi Communications”, ben strutturato, con cambi di strumentali sul palco, molto ben sincronizzati e con rarissimi tempi morti, proprio per mantenere l’atmosfera musicale “sempre calda”, a favore di una sala al completo, con un pubblico attentissimo e “catturato” dai brani famosi proposti sia dal gruppo “Guest Star” della serata, The Patti Singers, formazione argentina, costituita da quattro voci femminili ed una maschile, al piano, accompagnate dalla formazione creata da Alberto Asero, “la Randy Jazz Orchestra”, dedicata al grande Maestro Enzo Randisi, diretta dal Maestro Daniel Zappa.

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Ma conosciamo un po’ questa interessantissima ensemble vocale, proveniente da Agrigento. La voce maschile, Alessandro Patti, è l’artefice di questo gruppo, le voci femminili sono di Lilia e Giovanna Cavaleri, Claudia e Roberta Marcantonio. Il loro repertorio è in pratica la Storia della Canzone taliana, dagli Anni Trenta, praticamente in piena era fascista, passando al dopo guerra e Anni ’50, ’60… Anche diversi brani internazionali, americani fanno parte del loro repertorio e sono stati proposti al pubblico in sala, come “Maramao perché sei morto”, del Trio Lescano, passando a canzoni come queste, di C.A. Rossi, “E se domani”, “Na Voce ‘na Chitarra e u’ poco ‘e Luna”, proseguendo con Bruno Martino e la sua “Estate”, altri pezzi ormai storici, come un bel medley per ricordare Domenico Modugno, contenente titoli famosissimi, vedi “Volare”, “Strada Anfosa”,”La Donna riccia”, “Meraviglioso” e “Resta cu mme”, toccando poi un famosissimo evergreen, “Over the Rainbow”, per poi terminare la prima parte della serata con il tributo a Ennio Morricone, con “Metti una Sera a Cena” e a Pino Daniele con “Quando”, concludendo con una particolarissima versione di “Cheek to Cheek”, di Irving Berlin.
L’applauso è arrivato veramente forte e spontaneo ad accogliere queste voci e tutto l’insieme orchestrale.

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Nel corso della serata è stato offerto un gentile omaggio floreale, dalle mani della Dott.ssa Valeria Barbagallo, offerto da Grandi Eventi Communications, alla giovane cantante Elena Manuele, vincitrice di Sanremo Young 2018, presente come Ospite in sala.
Ed eccoci arrivati alla parte di concerto riservata all’esibizione al suo mitico vibrafono, dedicati al Maestro Gorni Kramer, suonando due capolavori dalle commedie musicali italiane di Garinei & Giovannini: “Attanasio Cavallo Vanesio” e “Donna”, proseguendo poi con il repertorio americano, con gli standard indimenticabili dell’era dello Swing anni 30 e 40 con brani quali “Stardust (polvere di stelle)”, cavallo di battaglia del Maestro Alberto Asero e quindi “How high the Moon”, “Bye Bye Blues”, “Don’t Mean a thing if aint got a Swing”, “There will never be another you”.
E’ il momento per l’Orchestra dell’Istituto Angelo Musco di proporre un bellissimo brano musicale e, francamente, dal punto di vista più personale, ne avrei ascoltati anche di più, considerando la giovane età dei suoi componenti, l’appartenere a contesti sociali anche difficili, ma essere là a fare qualcosa di bello e di piacevole. Ebbene, la serata aveva come nobile scopo, l’acquisto di un contrabbasso professionale, da inserire nelle file, in quanto, in effetti, la formazione ne sarebbe per ora priva… a l’obbiettivo è stato raggiunto. Quindi ascolteremo le loro esecuzioni musicali, nel prossimo futuro, arricchite dal suono di questo strumento suonato da un bravo ragazzo.

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Purtroppo il programma della serata prevedeva questo e, di lì a poco, congedati in buon ordine questi giovani, bravi ragazzi, accompagnati da un grosso applauso del pubblico, ecco avvicendarsi alle postazioni, la “Randy Jazz Orchestra” al suo debutto, diretta dal Maestro Daniel Zappa.
E’ un Direttore giovane, ma con un curriculum di tutto rispetto. Trombettista, compositore, è stato anche prima tromba nell’Orchestra di Luciano Pavarotti, oltre ad altre collaborazioni e direttore musicista in molte formazioni, che abbracciano non solo Musica Classica o Jazz, ma anche Rock e Pop.
Lo abbiamo intervistato diverse volte e ci ha sempre dimostrato una grande carica di entusiasmo, anche dopo due ore di spettacolo.
Eccoci quindi pronti per la fase conclusiva della serata. Sul palco le varie sezioni della “Randy jazz Orchestra”, assieme alla formazione tipica di Alberto Asero, nomi ormai noti per questi generi musicali, che vanno dallo Swing, al Jazz Classico, agli Evergreen più famosi… Ma le sorprese della serata non sono finite… Oltre la presenza nell’Orchestra, di un bravissimo e talentuoso giovane, appena quattordicenne, al trombone, ecco un altro ragazzo esibirsi con quattro bacchette, in stile Gary Burton, al vibrafono di Alberto Asero, che lo ha seguito, con gli occhi lucidi per l’emozione, mentre eseguiva il brano a cui Asero è più affezionato : ”Stardust”, ossia “Polvere di Stelle”, proprio il titolo che è stato dato alla serata…

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Formidabile esecuzione, in chiave davvero nuova, molto moderna, con suoni ricercati, raffinatissimi…Il giovane, che ha davvero molto talento, si chiama Flavio Pennisi e se, come recita un antico detto “Il buon giorno si vede dal mattino”… questo ragazzo fa prevedere davvero una grande carriera davanti a sé, cosa che tutti presenti gli hanno augurato con un fragorosissimo applauso a performance terminata…
E siamo al gran finale, sul palco ritorna “The Patti Singers”, affiancati dai Maestri Giovanni Caruso, Fabrizio Scalzo, Giovanni Arcuri, Matteo Frisenna, Andrea Pennisi, Salvo Musumeci, Samuele Russo, Giuseppe Borzì, Lorenzo Grasso, Mario D’Aquino, Flavio Pennisi, Giuseppe Messina, Leonardo Adornetto, Alberto Guzzardi e Marcello Leanza, con il famoso tema di “Mack the Knife”, cavallo di battaglia di Frank Sinatra ed Ella Fitzgerald.
Tra gli Ospiti in sala, poltroncine riservate, anche la graditissima presenza del Maestro Nino Lombardo, che ha scambiato simpatiche battute e aneddoti storici con Alberto Asero, Daniel Zappa e Alessandro Patti.
Insomma, serata davvero intensa, come quelle che Alberto Asero ci sa regalare spesso. E, mentre si smontano allestimenti elettrici e si comincia a liberare il palco dagli strumenti, Asero, ci confida che ha già la mente nella prossima impresa, sempre più ambiziosa. Noi, di Globus Magazine lo sappiamo, ma vi aggiorneremo a tempo debito.

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