Al via PON SIA fino al 2020

Tra gli obiettivi: potenziamento servizi socio-sanitari nei territori, inclusione socio lavorativa, promozione di attività economiche in campo sociale, misure di sostegno al redditopon-inclusione

Viene presentato oggi il Programma operativo nazionale e Pon inclusione, (FSE 2014-2020), che coinvolgerà i comuni etnei di Adrano, ente capofila, Biancavilla e Santa Maria di Licodia che costituiscono il distretto socio-sanitario 12.

Il progetto finanziato attraverso il PON Inclusione è gestito dalla Cooperativa Sociale Fenice e la società Etna Hitech, un partenariato che può contare su una esplicita vocazione ed una consolidata esperienza nei settori sociale, educativo, formativo, orientativo, tecnologico, della comunicazione mediale e dell’accompagnamento alla creazione di attività autonoma.

Alla conferenza stampa di presentazione partecipano tra gli altri, i sindaci Antonio Bonanno (Biancavilla) e Salvatore Mastroianni (Santa Maria di Licodia), la dirigente comune di Adrano Agata Rosano, Responsabile unica del procedimento, Antonietta Schembri, direttore del Progetto, direttore del Centro per l’Impiego di Adrano, Alfio Cusumano, la presidente della cooperativa Fenice, Silvana Strano , Giovanni Di Stefano per la società Etna Hitech.

L’attuale situazione di crisi sociale ed economica, in questo distretto ha principalmente investito le famiglie il cui reddito proviene da lavoro in agricoltura o nell’edilizia ed i più giovani, le conseguenze ricadono sui livelli occupazionali e mettono in discussione l’intera tenuta del welfare locale e distrettuale.

Secondo i dati del Centro per l’impiego, il tasso di disoccupazione è del 36% per Adrano, 28% Biancavilla e 36,70% S.M. di Licodia. Il tasso di disoccupazione giovanile è del 61% per Adrano, 57% Biancavilla e 58,50 S.M. di Licodia. Crescono inoltre, i giovani NEET (Not in Education, Employment or Training), coloro che non studiano e non lavorano.

Il PON Inclusione, avviato sul territorio del distretto Socio-Sanitario 12 fino al giugno 2020, ha previsto due tipi di intervento: un sostegno economico ai nuclei familiari beneficiari, erogato attraverso l’attribuzione di una carta di pagamento elettronica, utilizzabile per l’acquisto di beni di prima necessità; servizi per l’empowerment familiare e di attivazione lavorativa e sociale.

L’obiettivo è quello di creare un modello di welfare basato sull’inclusione attiva, rafforzando i servizi territoriali rivolti ai cittadini attraverso modelli innovativi per l’integrazione di persone a rischio di esclusione sociale, con misure di inclusione socio lavorativa e di promozione di attività economiche in campo sociale, e, appunto, misure di sostegno al reddito.

Tra le attività, il progetto PON SIA prevede ben 192 tirocini finalizzati all’inclusione lavorativa, all’autonomia delle persone e alla riabilitazione, assegnati dal servizio sociale territoriale sulla base del piano di assistenza sottoscritto dai beneficiari, della durata di 6 mesi, con un compenso di 500 euro lordi al mese. I tirocini potranno svolgersi presso le imprese del territorio, i processi d’incontro tra tirocinanti e imprese locali saranno accompagnati attraverso un lavoro sinergico tra servizio sociale e CPI.

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