Al Salone del libro presentato il volume “I Pirandello” di Sarah Zappulla Muscarà

Catania rappresenta la cultura siciliana con Sarah Zappulla Muscarà che ha presentato, al salone internazionale del libro di Torino,  il volume “I Pirandello”

Torino incontra Catania per un’occasione di reciproca conoscenza sulla letteratura con una personalità di alto livello: Sarah Zappulla Muscarà. Il Salone, cuore pulsante della cultura libraria italiana dal 1998, è la seconda fiera del libro in Europa dopo la Buchmesse di Francoforte. La XXVI edizione, al Lingotto, sul tema “la creatività”, claim “dove osano le idee”, vuole muovere le acque e determinare la nuova geopolitica del libro, accogliendo anche le lingue minoritarie, libri e cucina a casa, cook book l’editoria enogastronomica e-book, audiolibri. Interessante incontro tra l’assessore ai Beni Culturali della Regione Siciliana prof. Maria Rita Sgarlata, il ministro della cultura della Guinea, il poeta Ahmed Tidiane Cissè, in rappresentanza del Paese ospite d’onore (Cile).

In un salone festoso, propositivo e interattivo spicca la presenza di Sarah Zappulla Muscarà che ha presentato il volume “I Pirandello. La famiglia e l’epoca per immagini” (ed. La Cantinella), a cura di Sarah Zappulla Muscarà ed Enzo Zappulla, Corrado Bonfanti, sindaco della città di Noto Patrimonio dell’Umanità, ha patrocinato la pubblicazione nella convinzione che “la cultura rafforza l’identità e la creatività di un popolo e costituisce un volano non soltanto di crescita sociale ed etica ma pure di promozione turistica e sviluppo economico”. Giovanni Tesio, ordinario di Letteratura Italiana, ha con sapienza messo a fuoco l’importanza del volume, doviziosamente illustrato (ben 630 foto in molta parte inedite e rare, dalla forte valenza storico-documentaria), che ripercorre puntualmente tutte le tappe dell’itinerario della tormentata e difficile famiglia dei Pirandello.

 

Quali delle molteplici testimonianze fotografiche di Luigi sono storicamente più importanti?

“Il rapporto con il regime e con le più svariate personalità del mondo della cultura, sottolinea la prof. Sarah Zappulla, nonché le numerose tournée, in un turbinio di spostamenti, per promuovere il suo teatro, per affermarsi nel cinema, per dare ampia visibilità a Marta Abba, la nomina ad Accademico d’Italia, l’assegnazione del premio Nobel. Di pagina in pagina, affiorano i volti degli amici più cari, attori, registi, compositori, critici, produttori. E ancora di personalità fra le più incisive dell’epoca: Marconi, Einstein, Disney, Gershwin, Neruda. Per ricordarne solo alcuni. Testimonianze tutte dell’ampio spettro delle relazioni di un tanto illustre scrittore e della sua famiglia”.

Le  foto fino ad oggi ignorate ma più affascinanti?

“Tutte le foto, con la forza testimoniale di conquistati reperti, ci comunicano e ci donano qualcosa, è nei ritratti di Luigi, d’incomparabile bellezza, che più si raccolgono, per quel perpetuo travaso nella loro tragica geografia di vissuto e immaginario, i verbali d’uno stregamento. Esplorarne gli irrisolti misteri, aggirarsi per continenti espressivi sempre uguali, con il trascorrere degli anni, eppure sempre differenti, ci consegna un Pirandello nel cui sguardo è la forza magica di quello di Medusa”.

All’avv. Enzo Zappulla, presidente dell’Istituto di Storia dello Spettacolo Siciliano, si devono numerose e raffinate mostre itineranti fra cui “Pirandello e il teatro siciliano” inaugurata, nel cinquantenario della scomparsa dell’Agrigentino, la “Public Library” di Boston dal senatore Ted Kennedy, e adesso questa legata alla pubblicazione del volume “I Pirandello”. Quali le tappe fondamentali?

“L’ultima tappa della mostra, commenta l’avvocato,  che, nelle felici peregrinazioni in varie città italiane e straniere, ha fatto tappa, fra l’altro, in Sud e Nord America, in Sudafrica, in varie città europee (Barcellona, Murcia, Parigi, Vienna, Berlino, Colonia, Ginevra), è stata a Noto, dove ritornerà nel mese di agosto, su iniziativa del Sindaco, è in programma a luglio di trasferirla a Lipari, d’intesa col sindaco Marco Giorgianni. Quindi, ad ottobre si trasferirà, su iniziativa di “Sicilia Mondo”, presieduta dall’avvocato Domenico Azzia, in Irlanda, a Dublino”.

Quali i contenuti più significativi della mostra?

“La mostra, che si deve alla cura grafica dell’architetto Elena Ciravolo, ripercorre, attraverso foto, lettere, documenti vari che consentono una visione completa di un suggestivo itinerario iconografico. Spaccato di una intera epoca, narrazione per immagini inedite, rare, obliate, profetiche, che ci restituiscono il romanzo de “I Pirandello”, creature che ambiscono a restare, oltre che nella trasfigurazione della scrittura, fortemente autobiografica, di Luigi e Stefano, anche come memoria visiva rivelatrice”.

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