Al Centro Zo di Catania “Sogno di una notte a Bicocca” diretto da Francesca Ferro

Ritornano le repliche di “Sogno di una notte a Bicocca”, lo spettacolo del Teatro Mobile di Catania applaudito da critica e pubblico

25

Lo spettacolo teatrale, “Sogno di una notte a Bicocca”, diretto da Francesca Ferro, inaugura il 2019, dall’esperienza di un interessante laboratorio teatrale tra i detenuti vede la reinterpretazione di “Sogno di una notte di mezza estate” di William Shakespeare, andato in scena domenica 6 gennaio, ore 18.00, al Centro Zo di Catania.

10

“Sogno di una notte a Bicocca” è un’opera deliziosa che si avvale di una grande idea supportata da una forte esperienza; diretta con discrezione ed essenzialità da Francesca Ferro, a cui va anche il merito di aver messo insieme una squadra di grandissimi talenti che, consapevole di avere a ché fare con attori di grande potenzialità, dirige con libertà ed elasticità, con la stessa leggerezza con cui recita il ruolo di se stessa, prendendo posizione sul palcoscenico in attesa che si completino le dinamiche che riguardano tutti gli altri;  la sua regia piuttosto al lavoro di un direttore d’orchestra che non nutre manie di protagonismo bensì consapevolezza di avere a ché fare con strumenti che hanno garantito una melodia perfettamente accordata.

7

“Il carcere – spiega Francesca Ferro – sembra il posto meno adatto a sognare: la detenzione costringe a vivere lontano dal mondo esterno e dagli affetti, aliena l’essere umano privandolo del tempo e dello spazio così come li conosciamo noi. Nasce l’esigenza di uscire, di superare le mura e pensarsi in un altro luogo, protagonisti di una storia che non è la propria. Magari dentro un bosco in una notte d’estate”. Ed ancora aggiunge: “L’esperienza a Bicocca è stata forte e intensa. Lo spettacolo vuole essere il più possibile onesto e coerente con quello che erano i detenuti che ho conosciuto. Abbiamo voluto togliere il giudizio nei loro confronti, cercando di far venire fuori l’individuo prima del reo, l’umanità prima della colpa”.

4

La vita di tutti i giorni in qualsiasi ambiente sia essa vissuta, in contesti economici e culturali diversi, una volta superate le innumerevoli porte della case circondariali che si aprono e si chiudono alle spalle di chi è condannato, cambia radicalmente la propria vocazione, quella innanzitutto di esercitare il libero arbitrio rispetto anche alle piccole cose, come uscire sul balcone a fumare una sigaretta

24

Sul palco, gli attori Ileana Rigano (la direttrice del Carcere), Agostino Zumbo (il “Cardinale”), Mario Opinato (“Pippo pacchio”), Silvio Laviano (“o’ Capitone”), Renny Zapato (“Elvis”), Giovanni Arezzo (“Provola”), Francesco Maria Attardi (“Polifemo”), Giovanni Maugeri (“Ciccio Boutique”), Vincenzo Ricca (“Obama”), Antonio Marino (la guardia), Dany Break (“Ivan Petrov Ucraino”)  interpreteranno questo gruppo di detenuti diretti dalla regista Francesca Ferro che ha avuto l’importante compito di donare ad ogni componente della compagnia la forza di volare. All’aiuto regia Mariachiara Pappalardo, con l’allestimento di Arsinoe Delacroix e all’assistenza alla regia di Verdiana Barbagallo.

a Cognita Design production
Torna in alto