Akragas-Catania, l’analisi: la trama di un film già visto

I rossazzurri escono sconfitti dall'”Esseneto” al termine di una prestazione deludente evidenziando ancora il problema “trasferte”

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Una maledizione. Difficile definire il cambiamento in stile ‘Dr Jekyll e Mr.Hyde” che colpisce il Catania in questa stagione. Nel giro di cinque giorni i rossazzurri dominano e vincono tra le mura amiche del ‘Massimino’ contro un quotatissimo Matera e poi escono sconfitti contro un Akragas che vive un periodo davvero complicato. Spiegazioni logiche è difficile trovarle, magari un discorso psicologico però è anche vero che i nuovi acquisti avevano fatto sperare ad un cambio di rotta rispetto agli alti e bassi del girone di andata ma, per quanto visto all'”Esseneto” ormai la stagione degli etnei sembra fatta da un ciclo che non trova via di scampo.

Le battute iniziali sembrano scrivere la sceneggiatura di un film già prevedibile: Catania che prova a far sua la gara, Akragas che si difende e tenta di colpire in contropiede. Il goal che sblocca il risultato arriva al 12esimo, in seguito a un evidente fallo di mano di Sepe che anticipa la possibile conclusione di Tavares: dal dischetto va Mazzarani che realizza con freddezza dagli undici metri. Gli uomini di Rigoli – forti del vantaggio – provano ad insistere alla ricerca della rete della sicurezza ma, sono i padroni di casa a sfiorare il pareggio quando poco dopo la mezz’ora Longo conclude a pochi passi dalla porta ma si fa ipnotizzare dal solito Pisseri. I rossazzurri lasciano la scena all’Akragas che, dopo la timidezza iniziale, chiudono il primo tempo in crescita.

Il secondo tempo rappresenta però quel colpo di scena di un film che non ti aspetti ma che, purtroppo, hai già visto. Al 59esimo Pezzella trova la rete con un gran destro, ristabilendo la parità. Catania che nel frattempo perde sicurezza e personalità, lasciando sempre più campo ai biancoazzurri. Al 72esimo Drausio atterra Longo e l’arbitro non ha dubbi: calcio di rigore. Pisseri indovina il lato ma non può nulla sulla conclusione di Salvemini che regala un incredibile vantaggio all’Akragas. I rossazzurri tentano l’assalto nel finale ma tra la scarsa precisione e Pane a chiudere la porta non trovano la via del goal.

Rimangono i rimpianti per una prestazione deludente e per una partita che andava vinta. Rimpianti che sono alimentati anche dal bel clima di entusiasmo che si era creato nel post-Matera e che ora invece è svanito riportando tutti i tifosi coi piedi per terra. La stagione è ancora lunga, così come la corsa ai playoff, ciò che è certo è però che è necessario dare un segnale importante anche nelle gare lontane dallo stadio ‘Massimino’ se si vuole ambire in alto e provare magari a scrivere un film totalmente diverso rispetto a quello che, purtroppo, abbiamo rivisto anche oggi.

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