Aids: da malattia letale a cronica

“Aids e de Senectute” il meeting svoltosi a Catania organizzato dalla Società Italiana di Malattie Infettive  e Tropicali dell’Università di Catania, dai diversi relatori provenienti da diverse parti della Sicilia.

 

 

Un progetto scientifico-culturale sull’infezione dell’Aids,ha posto l’attenzione sulla metamorfosi che la patologia da HIV ha subito nei brevi anni della sua storia. Infatti la terapia antiretrovirale di combinazione con tre farmaci, altamente efficace (HAART), ha trasformato l’infezione da HIV da letale a cronica, a condizione che si ottenga un controllo efficace e duraturo della replicazione virale a cui deve corrispondere un sensibile recupero immunologico. “Quando tale terapia venne introdotta,  a metà degli anni novanta – sottolinea l’infettivologo  Salvatore Galvagna dell’U.O. di Malattie Infettive dell’ospedale Cannizzaro – il quadro epidemiologico era costituito principalmente da soggetti giovani che facevano uso di sostanze stupefacenti;nel corso degli anni lo scenario è cambiato ed attualmente i soggetti con infezione da HIV appartengono a tutte le classi di età e tra questi quelli appartenenti alla terza età sono sempre più numerosi. Per cui, se da una parte si può esternare un senso di soddisfazione per lo straordinario successo della terapia HAART nell’ aver aumentato la sopravvivenza delle persone sieropositive,dall’ altra siamo sorpresi nel constatare che i pazienti adulti giovani di venti anni addietro, invecchiando con l’HIV, hanno raggiunto la terza età. A ciò si aggiunge il contemporaneo incremento dell’età media nelle nuove infezioni”. Questo ed altri importanti spunti scientifici sono emersi durante i lavori del meeting  sul tema “Aids e de Senectute” svoltosi a Catania organizzato dalla Società Italiana di Malattie Infettive  e Tropicali dell’Università di Catania, dai diversi relatori (A.Aliffi, B.Cacopardo, F.Ceccherini, R.La Rosa, P.Colletti, M.Andreoni, B.Clesia, G.Mazzola, G.Nunnari, M.Cannarozzo, M.Nicolosi, M.G. De GuilmiP.Uccellatore, C.Desiderio) provenienti da diverse parti della Sicilia. Principalmente si è posta l’attenzione sulla popolazione di pazienti HIV+, sulla complessità del trattamento terapeutico che richiede un approccio non solo interdisciplinare ma soprattutto un’ eclettica e funzionale gestione dei farmaci. Nel paziente anziano, i problemi di farmacocinetica e comorbosità sono costantemente presenti e si aggiungono a quelli, già menzionati, di farmacodinamica, di tossicità, di interazioni ed di efficacia a lungo termine.

 

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