A cena con Katia Ricciarelli: “Da donna a donna”

La Libreria Bonanzinga, l’ADSeT, l’Istituto Superiore “Antonello” di Messina e “M”Madaudo hanno collaborato in perfetta sinergia per la serata “A cena con Katia Ricciarelli” che si è svolta qualche settimana fa.

LOCANDINA-RICCIARELLI

Quando una pluralità di pensieri, di propositi costruttivi si incontrano per fondersi in una unità di intenti, ecco che nasce qualcosa che, da ogni angolazione la si veda, non può che mostrare aspetti soltanto positivi.

La Libreria Bonanzinga, l’ADSeT, l’Istituto Superiore “Antonello” di Messina e “M”Madaudo hanno collaborato in perfetta sinergia per una serata davvero pregevole in compagnia del grande soprano Katia Ricciarelli e del suo biografo ufficiale Marco Carrozzo.

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La serata, “A cena con Katia Ricciarelli”, si è svolta giovedì 16 febbraio presso l’Aula Magna dell’Istituto “Antonello” di Messina.

L’evento si inserisce nell’ambito del “PTOF” di Istituto, in collaborazione con la libreria Bonanzinga di Messina e vi hanno quindi preso parte Daniela Bonanzinga, Maria Muscherà, Dirigente scolastico dell’Istituto Superiore “Antonello” di Messina e Angelo Miceli, Presidente dell’ ADSeT, Associazione Dirigenti Scolastici e Territorio.

Con la Circolare Ministeriale 27 marzo 1995, n. 105, il Ministero della Pubblica Istruzione, promulgò il Piano di Promozione della lettura nelle scuole di ogni ordine e grado considerando l’educazione alla lettura come uno dei principali obiettivi della scuola. Cura dei Provveditori agli studi, indicare un referente esterno che possa facilitare il contatto degli studenti con il libro come le biblioteche, le librerie, ecc…

Ed è così, in questo ambito, che nasce il progetto “La libreria incontra la scuola” promosso da Daniela Bonanzinga come attività di ricerca di nuove e inedite strategie per diffondere l’esperienza della lettura fra i giovani.

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Ma è proprio qui, e non solo, che è importante il ruolo che svolgono le scuole, i vari Istituti Scolastici, in questo caso l’Istituto Superiore “Antonello” di Messina” e Associazioni come l’ADSeT (Associazione Dirigenti Scolastici e Territorio).

Ben vengano infatti le scuole e gli istituti che si fanno promotori di nuove iniziative, come questa, aventi come obiettivo il favorire l’accesso alla cultura fra i giovani, stimolando al tempo stesso la loro voglia di lettura.

Momento letterario-conviviale, quindi, con Katia Ricciarelli che ha presentato il suo libro “Da donna a donna. La mia vita melodrammatica”, un libro, in stile autobiografico, che è stato scritto, si può dire, a quattro mani con lo scrittore Marco Carrozzo che della Ricciarelli ha saputo cogliere i tratti caratteriali più umani e il suo temperamento, che è riuscito a far uscir fuori tutte le cose che lei aveva dentro ma che erano difficili da esternare.

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La vita è come un melodramma, fra i sorrisi e le lacrime, i dispiaceri e le passioni a cui si va incontro nel corso della vita. Nel suo libro alterna e combina vicende prettamente personali a quelle di dieci famose figure femminili dell’opera lirica, le eroine dei melodrammi che ha interpretato. Lei stessa si racconta con grande sincerità e con schietta autoironia: Il ricordo di una famiglia molto povera, il padre che va via appena nata, la sua passione per il canto che incontra agli inizi molte difficoltà, anche solo per riuscire a pagare il conservatorio e poi gli amori e la lirica attraverso la quale è riuscita a riscattare tutto con una brillantissima carriera.

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La Prof.ssa Maria Muscherà dirigente scolastico dell’Istituto Superiore “Antonello” di Messina accoglie tutti cosi: “Benvenuti a casa vostra” è il nostro leitmotiv. È un momento veramente gioioso: questo ci fa pensare che queste esperienze hanno il loro significato didattico ed è questo il nostro scopo. Dopo, ringraziando tutti per la presenza, ha aggiunto: “Ringrazio anche Daniela Bonanzinga per avere voluto condividere questa esperienza con la scuola e questo è molto significativo, significa che la scuola ha un ruolo fondamentale nel territorio, significa che la scuola è guardata con grande simpatia e per noi tutto questo ha un grande significato!”.

Son seguiti i saluti di Daniela Bonanzinga che ha spiegato che: “Questa venuta di Katia Ricciarelli e di Marco Carrozzo a Messina è un regalo che ho voluto fare alla scuola messinese. Dopo venti anni di militanza, venti anni dove ho segnato oltre 200.000 occasioni di lettura, oltre 1000 incontri con autori di ogni ordine e grado, nel momento in cui l’estate scorsa ho avuto in mano il libro di Katia Ricciarelli, mi è venuta questa idea e devo dire che lei si è mostrata immediatamente entusiasta alla mia proposta e così Marco Carrozzo e Katia Ricciarelli  domani incontreranno anche altri due istituti ”.

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Angelo Miceli, Presidente dell’ ADSeT, che ha lo scopo di promuovere attività culturali e sociali nei confronti di altri Enti, Associazioni, Aggregazioni e/o persone in situazione di bisogno e/o di disagio sociale, ha ringraziato a sua volta tutti per la presenza e ovviamente Katia Ricciarelli a nome dell’ Associazione Dirigenti Scolastici e Territorio. “È un piacere – ha aggiunto – anche per noi dell’Associazione Presidi Scolastici del Territorio condividere questo momento letterario che questa sera diventa anche un momento dedicato alla lirica. Tutti quanti conosciamo Katia Ricciarelli soprattutto come “La Signora della Lirica”: è una grande interprete della lirica italiana, della lirica mondiale e condividiamo questo momento con la Libreria Bonanzinga, con la quale già da tre anni abbiamo intrapreso una strada che ci porta nell’ambiente letterario”.

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Katia Ricciarelli racconta, durante la serata, tanti aneddoti e, fra le tante cose, che da bambina si vergognava della sua voce: “Mi sembrava di aver a che fare con una bestia più grande di me, mi nascondevo, cantavo sugli alberi veramente perché credetemi, questa voce che era dentro di me non era assolutamente di una bambina di sette, otto anni ma più matura… era già ben più matura, da soprano, sopranino… mentre le mie amichette cantavano con una voce normale “da bambine” io, invece, volevo cantare “Un bel dì vedremo”, insomma, queste cose qua e allora mi vergognavo perché credevo che fosse una grande malattia la mia e mi dicevo “Se io ho una voce così sono malata” e mi vergognavo ed andavo a cantare sopra gli alberi. Adesso non mi vergogno più e canto anche sotto gli alberi…”

Katia Ricciarelli parlando di questo libro ha fatto gli elogi a Marco Carrozzo, “Bravissimo scrittore che io ho fortemente voluto, e l’ho preso tanto a ben volere che non solo il primo ma anche il secondo è stato scritto da lui”. E Marco Carrozzo ha replicato dicendo: “Ho conosciuto Katia qualche anno fa e così è nata una sinergia bellissima che ha portato solo dopo pochi mesi a fare sì che la signora Ricciarelli, con un po’ di follia e con tanto coraggio, ha scelto me come biografo ufficiale… Per me è stata un’esperienza bellissima e non vi nascondo che ero un po’ timoroso, perché sino ad allora avevo avuto un solo ed unico interlocutore ovvero me medesimo… Ma non è stato un compito così difficile, non perché scrivere un libro sia una cosa semplice, ma perché in realtà la vita della signora Ricciarelli è, di per sé stessa, una favola bellissima… Quindi a me è bastato in qualche modo metterlo su carta e lasciare che venisse giù da solo…”.

Prima di rivolgerle un paio di domande, le riveliamo che ci ha molto colpiti, nel suo libro, quando racconta dei suoi momenti con la sua cara mamma, dell’amore che le legava…e, dalla dolcezza del suo sguardo, percepiamo quanto sia sempre viva in lei la sua figura, la sua dolce presenza, “una mamma straordinaria che ha pensato a tutto, per me e per le mie sorelle.”

Cosa consiglia ai giovani lirici di oggi? – le chiediamo ancora –

Di studiare, di applicarsi, ci sono dei bravi giovani ma devono impegnarsi,

non bisogna cadere nell’appiattimento in cui si rischia di cadere oggi”.

Conta l’umiltà in questo percorso?

“Conta molto, agli inizi e sempre, nella vita e nel lavoro”.

Allo scrittore e suo biografo Marco Carrozzo chiediamo invece:

Com’è nato questo sodalizio culturale con la Katia Ricciarelli?

“È nato perché io organizzavo eventi e in uno di questi eventi il mio capo di allora mi chiese di avere la Ricciarelli come madrina e ci sono riuscito. Io sono di Lecce ma vivevo in quel periodo a Verona e da li è cominciata questa amicizia e collaborazione, ho fatto da ufficio stampa per un certo periodo e poi da lì è cominciato il discorso del primo libro, della sua biografia”.

Che soddisfazione ti ha dato, è in buona parte merito tuo?

“Il merito è il frutto di un bellissima sinergia che si è creata con lei, non avrei mai immaginato di scrivere un libro, e ancor di più scrivere un libro con la signora Ricciarelli per me è stato un onore grandissimo perché ho scoperto una persona che è come la gente la vede in realtà , nel libro ho cercato di raccontarla così com’ è e in realtà è proprio così”.

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All’evento ha partecipato anche Gustavo Ricevuto, già Provveditore agli Studi ed attuale presidente del Collegio dei revisori dell’Associazione Dirigenti Scolastici e Territorio che ci ha tenuto a sottolineare che dopo avere collaborato a questo ennesimo e positivo incontro culturale, l’ADSeT per tenere vivo  un percorso culturale che non deve mai arenarsi e per cementare, quindi, sinergie e rapporti già collaudati, ha in serbo altri progetti e iniziative quali ad esempio la riscoperta dei beni culturali siciliani, dei paesaggi, del territorio, appunto, spesso trascurato dall’uomo.

Presenti oltre a tanti dirigenti scolastici la Dott.ssa Nancy Messina, Presidente AIIG Sezione di Messina e la Prof.ssa Domenica Ganci che ci ha introdotto da subito nella bella realtà che è l’Istituto Superiore “Antonello” di Messina.

E via, alla fine, partono in sala le note memorabili di “Un amore così grande” e le proiezioni di immagini che fanno da cornice a uno splendido duetto di Katia con Big Luciano.

La serata si è conclusa con una prelibata cena con piatti tipici preparati dai bravissimi Chef ed alunni dell’ Istituto “Antonello” di Messina fiore all’occhiello della nostra città con la collaborazione anche dell’azienda Madaudo che ha investito in risorse umane e professionalità, tecnologia, marketing e comunicazione arrivando ad avere oggi nelle cantine di Larderia impianti di avanzato livello tecnologico che la collocano tra le più autorevoli in Sicilia.

Sicuramente un evento culturale d’eccezione organizzato con stile e professionalità.

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