A Caltagirone: Illuminiamo La Scala

Nell’ambito della Biennale della ceramica e delle architetture di paesaggio, promossa dal Comune di Caltagirone con finanziamenti europei, il progetto Paesaggio e Luci, parte integrante della sezione Paesaggio, curata dall’Associazione Culturale Impronte Vegetali, presenta Illuminiamo La Scala, domani, venerdi 14 agosto, e sabato 15, a Piazza Municipio  

Progetto che nasce da un bando pubblico della Biennale 2015 relativo alla progettazione, allestimento e illuminazione anche a ferragosto della Scala Santa Maria del Monte, che amalgama e sintetizza creatività e tradizione.

La Scala Illuminata, rinomata in tutto il mondo, è difatti uno dei fiori all’occhiello della città di Caltagirone e un vero e proprio bene nazionale.

Vincitore del bando è stato il ceramista Enzo Ripullo, quasi a chiudere un cerchio con l’altra tradizione calatina, la ceramica appunto che ha attivato un largo movimento di cittadini, che in questi giorni appena trascorsi hanno contribuito attivamente alla realizzazione dei coppi (circa tremila di tre colori: bianco che, con la luce, si trasforma in giallo, rosso e verde). Un’idea, quindi, non solo estremamente bella, quella della Biennale, ma che è riuscita ad mettere in moto un circuito virtuoso di partecipazione attiva. Tutta la città si è infatti stretta attorno a uno dei suoi beni più preziosi: dunque un’operazione che non si può che definire riuscita sotto tutti i punti di vista. “Un esempio che la Biennale è felice di condividere con la città e con coloro che la frequentano, dai turisti agli addetti ai lavori”, dicono all’unisono la dottoressa Giovanna Terranova, RUP della stessa Biennale 2015, e l’architetto Carullo, curatrice della sezione Paesaggio. “Così come già avvenuto con la realizzazione della Scala Infiorata, anch’essa realizzata grazie alla nostra Biennale, abbiamo sentito la città come corpo attivo: da una parte il rispetto per le sue tradizioni, in cui la comunità si è sempre ritrovata, e la cui importanza non potevano che ribadire. Dall’altra, il paesaggio, cioè il luogo in cui viviamo: è importante che tutti lo sentano proprio e vi contribuiscano. Il nostro bando serviva proprio a mettere in moto questi meccanismi e, dai risultati visti in questi giorni, non possiamo che dichiararci estremamente soddisfatti. “Condividiamo Bellezza” non è solo uno slogan, ma una prassi”.

La sera di venerdì 14 agosto sarà allestito il disegno di Padre Benedetto Papale, l’artista inventore ed esecutore delle celebri illuminazioni della Scala come disegni figurati e policromi. Il disegno in questione, un motivo floreale con dei festoni allegorici, risale agli Anni Settanta del 1800 ed era già stato disposto lungo i gradini negli sfortunati giorni del 24 e 25 luglio, quando la pioggia ne impedì l’accensione. La sera del 15 agosto sarà invece allestito un disegno (un vaso con motivo floreale) di Mario Amato, degli Anni Quaranta del Novecento. Entrambi i disegni sono stati rielaborati da Francesco Iudica per essere  adattati ai 142 gradini della Scala in quanto essi erano stati, invece, “pensati” per 200 gradini dato l’utilizzo, in passato, di un prolungamento della stessa Scala.

Tutti e due i disegni sono il frutto di donazioni: di Antonino Ragona quello di padre Benedetto Papale (ai Musei civici), di Francesco Cancemi (avvocato) quello di Amato (nel 1990, all’Azienda soggiorno e turismo). Una circostanza, questa, che induce il commissario straordinario del Comune, Mario La Rocca, a sottolineare “il significativo contributo che, anche sotto forma di queste generose donazioni, giunge alla realizzazione di una manifestazione – clou, che connota l’identità stessa dei calatini”.

I fuscelli da utilizzare per l’accensione dei lumini in occasione delle due serate – come annunciano gli organizzatori – saranno distribuiti, dietro un’offerta libera (il ricavato andrà in beneficenza), dai volontari del Gruppo missionario ospedaliero. La collocazione dei coppi avverrà nella notte precedente.

Alle 21,30, la Scala piomberà nel buio. Poi, al fischio del “capomastro”, la gente assiepata lungo i gradini accenderà con i fuscelli i circa tremila lucignoli, trasformando la Scala in un grande tappeto sfavillante. 

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