Catania-Melfi, clamoroso al Massimino: Foggia e De Angelis stendono i rossazzurri

Biagianti e compagni battuti da un Melfi ordinato e cinico

Catania - Melfi

Clamoroso al Massimino, clamoroso al Cibali. Non cambia nulla, ma cambia tutto. Il Catania perde tra le mura amiche contro il fanalino di coda Melfi, un match particolare che gli ospiti giocano con saggezza andando a segno nel primo tempo con Foggia. Poi ordine da una parte e tanta frenesia dall’altra. Fino al raddoppio di De Angelis. Steccato ancora una volta l’appuntamento con la continuità. Rossazzurri rimandati all’esame di maturità. E così, quello che al 1′ minuto era entusiasmo, al fischio finale diventa contestazione alla squadra. Clamoroso a Catania, il Melfi torna in Basilicata con tre punti d’oro per la speranza. Padroni di casa con le ossa rotte, e la prossima settimana c’è il Lecce al Via del Mare.

LA GARA

Mister Mario Petrone non cambia gli uomini ma cambia lo schieramento tattico. Pisseri tra i pali. Parisi, Bergamelli, Marchese e Djordjevic compongono il pacchetto arretrato, mentre in mediana sono 4 gli interpreti, con Russotto, Biagianti, Bucolo e Fornito ad operare alle spalle del tandem Pozzebon-Tavares. Sul fronte opposto Aimo Diana schiera il suo Melfi con il 4-3-3, molto accorto. Gialloverdi con Gragnaniello in porta; Bruno, Romeo, Laezza e Russu dietro. Esposito, Vicente e Marano in mezzo al campo, mentre il tridente è formato da De Vena, Foggia e Gammone.

Prime battute molto combattute. Il pubblico ricorda subito Angelo Massimino a 21 anni dalla scomparsa. Sul campo non succede praticamente nulla. Solo timidi tentativi quelli del lucano Foggia e del rossazzurro Tavares. A dare spettacolo sono solo i tifosi che mostrano anche uno striscione in ricordo della piccola Smeraldina. Sul rettangolo verde Catania che cerca il gioco mentre gli ospiti vanno di ripartenza. E al 30′ vengono premiati: azione che si sviluppa sulla sinistra, va Gammone e gran risposta di Pisseri, poi ribattute su ribattute, l’estremo difensore rossazzurro si supera ma alla fine il pallone raggiunge al centro dell’area piccola Ciro Foggia che a porta sguarnita fa l’1-0 per lo stupore generale degli spalti. Incredibile, il Melfi è avanti. Verrebbe da dire… Clamoroso al Cibali. Prima del fischio finale della prima metà di gara, solo timidi tentativi di Russotto, sempre ben controllati da Gragnaniello. Tre i minuti di recupero, causati da un infortunio al volto di Foggia.

Nella ripresa subito un cambio operato da Petrone. C’è Barisic per Bucolo: Catania a trazione anteriore. Il peso dell’attacco etneo si fa sentire, i rossazzurri provano a cambiare l’inerzia del match. Rovesciata di Pozzebon dopo un’azione insistita, ma la sfera si perde sul fondo. Il tecnico dei siciliani è scatenato, sa di dover smuovere subito i suoi e decide di operare un altro cambio facendo entrare Di Grazia per Djordjevic. Il tutto per tutto a pochi minuti dall’avvio del secondo tempo. Tatticamente non c’è più uno schema, tutti avanti. Proprio Di Grazia ci prova al 58′ dalla destra. Gragnaniello in corner. Al 60′ è ancora il numero 23 a provarci dal limite, tiro fiacco e parata facile. Tentativo anche per Fornito due minuti dopo, conclusione larga. Poco dopo la prima mossa di Diana, c’è De Giosa per De Vena, chiaro l’intento di difendersi. Replica di Petrone con Mazzarani per Russotto. Il Catania colleziona angoli ma ad andare vicinissimo al raddoppio è il Melfi, con Gammone e Marano in combinazione e con quest’ultimo che trova sulla propria strada Pisseri, autentico salva partita nell’occasione. Padroni di casa sbilanciati in avanti ma poco precisi e molto precipitosi. Lottano gli ospiti, trascinati da un Gammone in gran condizione. Grande chance al 76′ per Di Grazia su cross dalla sinistra, pallone perfetto per la testa del fantasista che però non centra lo specchio. Sessanta secondi più tardi Gammone contro Pisseri e parata del portiere. Sull’angolo seguente quasi autogol per i rossazzurri che replicano senza trovare la mira giusta. All’83’ Diana completa i cambi inserendo De Angelis e Demontis per Gammone e Marano. Forze fresche per il rush finale. Al 90′ il raddoppio a coronamento di un’azione di ripartenza ben orchestrata, è De Angelis a fare il 2-0. Dopo 3 di recupero termina il match. Catania 0-2 Melfi

TABELLINO CATANIA-MELFI 0-2 30′ Foggia 90′ De Angelis

CATANIA (4-3-1-2): Pisseri; Parisi, Bergamelli, Marchese, Djordjevic (Di Grazia 54′); Biagianti, Bucolo (Barisic 46′), Fornito; Russotto (Mazzarani 65′), Pozzebon, Tavares. A disp.: Martinez, De Rossi, Mbodj, Longo, Manneh, Scoppa, Piermarteri. All.: Mario Petrone

MELFI (4-3-3): Gragnaniello; Bruno, Romeo, Laezza, Russu; Esposito, Vicente, Marano (Demontis 83′); De Vena (De Giosa 63′), Foggia, Gammone (De Angelis 83′). A disp.: Viola, Libutti, Grea, Lodesani, Battaglia, Obeng, Filomeno. All.: Aimo Diana

ARBITRO: Annaloro di Collegno

AMMONITI: Gammone al 45′ fallo, Esposito 64′ fallo, Foggia al 78′ fallo
ESPULSI:

NOTE: Recupero 3-3

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