Catania-Taranto, L’analisi: vittime e complici

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Era Rigoli il problema? Questa รจ la domanda che si saranno posti i tifosi al termine della gara mentre fischiavano i calciatori rossazzurri. Catania-Taranto finisce 0-0, dopo un match che i padroni di casa avrebbero dovuto dominare anche sul piano del gioco, cosa che non รจ avvenuta. La scena dei fischi ai calciatori che si sono andati a scusare sotto la curva รจ emblematica e fa riflettere sul fatto che probabilmente le colpe addossate all’ex tecnico Rigoli erano piรน di quelle reali.

Primo tempo completamente da rivedere per gli uomini di Petrone che sembrano la bruttissima copia della squadra scesa in campo nell’ultima gara giocata in casa (Matera). I padroni di casa creano pochissime occasioni (la migliore con Russotto) e sembrano apparire spenti soprattutto nel supportare Pozzebon a cui arrivano pochissimi palloni. Gli ospiti sfiorano la rete con una punizione quasi al termine della prima frazione di gioco, ma Pisseri si fa trovare presente.

Secondo tempo che continua a regalare poche emozioni proprio per le mancanze in regia. Petrone prova a mischiare le carte sostituendo al 60esimo Mazzarani e Scoppa con Tavares e Bucolo passando ad un 4-4-2, ma cambia davvero poco. All’84esimo Pozzebon fallisce l’occasione piรน grande della partita quando spara addosso all’estremo portiere Maurantonio la conclusione da dentro l’area piccola avversaria. Tanti lanci lunghi, centrocampo completamente assente e difensori improvvisati nel ruolo di playmaker.

Sicuramente la prestazione odierna non era ciรฒ che si aspettava dopo un cambio alla guida tecnica voluto soprattutto per riportare fiducia ed entusiasmo anche all’interno dei ranghi. Cosรฌ non รจ stato. Quella del ‘Massimino’ รจ una fotografia sbiadita e triste che rende l’idea di quanto a volte voler trovare un solo colpevole non risulta essere sempre una soluzione.

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