Protocollo d’intesa tra il Ministero dell’Interno e Confcommercio

Si è svolto un incontro presso la Prefettura di Catania per la stipula di una convenzione tra la Prefettura stessa e la Confcommercio di Catania per l’attuazione del protocollo d’intesa tra il Ministero dell’Interno e Confcommercio

FOTO PREFETTURA

Si è svolto un incontro presso la Prefettura di Catania per la stipula di una convenzione tra la Prefettura stessa e la Confcommercio di Catania per l’attuazione del protocollo d’intesa tra il Ministero dell’Interno e Confcommercio – Imprese per l’Italia, in materia di videoallarme antirapina e per il contrasto della criminalità diffusa. Presenti per la sigla della convenzione il Prefetto Dott.ssa Maria Guia Federico con il Vice Prefetto Dott.ssa Rosamaria Monea, Dirigente Area 1 Ordine e Sicurezza ed il Presidente Provinciale Confcommercio di Catania Dott. Riccardo Galimberti con il Delegato per la Sicurezza Cav. Francesco Zaccà. Alla riunione hanno partecipato il Questore di Catania Dott. Marcello Cardona, il Comandante Provinciale dei Carabinieri Col. Francesco Gargaro, il Ten. Col. Marco Ricevuto della Guardia di Finanza, il Dott. Filippo De Francesco Direttore Zona Telecomunicazioni di Catania della Polizia di Stato ed il Dott. Pietro Ambra con la Dott.ssa Rossana Cavallaro in rappresentanza dei Giovani Imprenditori di Confcommercio Catania. Il protocollo, in particolare, prevede che i sistemi di video allarme antirapina interagiscono direttamente con gli apparati ed i sistemi in essere presso le Sale e le Centrali operative della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri, dislocate sul territorio, esclusivamente per gli obiettivi istituzionali o di interesse strategico per la sicurezza primaria. Sarà compito del Cav. Zaccà, Delegato per la Sicurezza di Confcommercio Catania, gestire i rapporti e la necessaria interlocuzione con il referente della Prefettura nonché con i referenti che verranno individuati dalla Polizia di Stato, dall’Arma dei Carabinieri e dalle Polizie Locali, nonché di promuovere le attività di monitoraggio del sistema, d’intesa con la Prefettura al fine di verificare la percentuale degli esercenti aderenti, l’andamento della delittuosità nei confronti delle categorie interessate, l’andamento e l’efficienza del sistema medesimo, anche allo scopo dell’individuazione delle eventuali iniziative da assumere a livello territoriale.

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